Dal 27 giugno al 6 luglio al via la trentaduesima edizione del Sudtirol Jazzfestival Altoadige. Quest’anno la kermesse avrà come ospite d’onore il giovane jazz francese e i suoi principali esponenti. Oltre 120 artisti provenienti da tutto il mondo, giovani promesse insieme ai grandi interpreti, incontri fra musicisti, progetti speciali e circa 50 concerti sparsi in tutta la provincia di Bolzano: nei teatri, nelle piazze, nei rifugi e sulle vette. Seguendo il fil rouge dei concerti sarà possibile esplorare un territorio e le sue ricchezze culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche. Chiuderà la manifestazione l’incredibile duo di Chick Corea e Stanley Clark.
Comunicato a cura di Ufficio Stampa MediaMente
Bolzano 10/4/2014 – Già la straordinaria serata d’apertura, in programma venerdì 27 giugno al teatro comunale di Bolzano e intitolata “Une nuit française”, ha tutte le carte in regola per entrare negli annali di uno dei più longevi Festival Jazz europei. A salire sul palco sarà il grande fisarmonicista Vincent Peirani e altri sette artisti d’oltralpe, Francois Salque, Serena Fisseau, Emile Parisien, Julien Herne, Tony Paeleman, Yoann Serra e Airelle Besson, interpreti di una musica senza barriere e ricca di sorprese. Il cuore di questa formazione destinata a restare unica, è rappresentato dal “Living Being Quintet” dello stesso Peirani, una band aperta a tutto e sempre foriera di sorprese musicali, in piena sintonia con il motto del festival: “nuove sonorità, guardando al futuro”.
A chiudere la kermesse invece toccherà a uno dei monumenti viventi della musica afroamericana, Chick Corea, che insieme al grande bassita Stanley Clarke si esibirà su un palco allestito presso lo stabilimento della Prinoth a Vipiteno domenica 6 luglio. Per il pubblico sarà una straordinaria occasione di vedere sulla scena due grandi musicisti che negli anni Settanta scrissero pagine indimenticabili della storia del jazz. Il gruppo che ha reso Corea celebre in tutto il mondo si chiamava “Return To Forever”, comprendeva nella formazione originaria Joe Farrell, Stanley Clarke, Airto Moreira e Flora Purim e suonava un latin jazz davvero ricco di temperamento. Stanley Clarke, già all’epoca considerato uno dei bassisti più dotati di tecnica e talento, è stato ancora capace nel 2011 di vincere il Grammy per il migliore album di jazz contemporaneo (“The Stanley Clarke Band”).
E fra queste due serate imperdibili che aprono e chiudono il festival, sarà un susseguirsi di appuntamenti di grande rilievo in splendide location fra musica, enogastronomia e panorami alpini che tolgono il fiato.
“Il Sudtirol Jazzfestival Altoadige – spiega Klaus Widmann, direttore artistico della manifestazione – ha ormai assunto il ruolo di evento internazionale che offre musica di qualità altissima in luoghi davvero unici. Questa edizione, ancora di più di quelle passate, si annuncia come una sorta di esplorazione, musicale ma anche di un territorio. Seguendo il fil rouge dei concerti si potrà andare alla scoperta del nostro territorio, conoscere le città, immergersi nella natura, scoprire incantevoli vallate e rifugi, magari assaggiando, tra un concerto e un altro, specialità gastronomiche. La programmazione artistica è ancora una volta all’insegna della varietà musicale, del nuovo, con un’attenzione particolare a incontri inediti fra artisti di diverse parti del mondo, fra giovani promesse e star già consolidate. Quest’anno ospite d’onore del festival, sarà il giovane jazz francese che sta davvero attraversando un momento di grazia”.
Il “main program” del Festival, scaricabile dal sito ufficiale (www.suedtiroljazzfestival.com), prevede oltre 50 concerti ai quali bisogna aggiungere la consueta serie di eventi organizzati a margine della rassegna principale.
Anche l’edizione 2014 del Jazzfestival Alto Adige invaderà pacificamente l’intero territorio provinciale: i comuni che ospiteranno almeno un evento sono infatti ben 18, per un totale di 44 diverse location. Come se non bastasse, quest’anno per la prima volta il festival uscirà dai confini provinciali e lo farà in due occasioni. La prima prevede lo sbarco a Luserna/Lusern, paesino di montagna del Trentino appartenente all’isola linguistica cimbra, e la digressione geografica è legata alle commemorazioni dello scoppio della Prima guerra mondiale che in Trentino lasciò delle tracce profonde. Il secondo concerto fuori porta è invece in programma a Innsbruck.
Le band ospitate al festival saranno più di 40 per un totale di oltre 120 artisti. La nazione più rappresentata è senza dubbio la Francia, ma ci sono artisti provenienti da Italia, Germania, Austria, Svizzera, Finlandia, Brasile e Indonesia. Le donne costituiscono quasi la metà degli artisti e molte di loro sono alla testa di gruppi e progetti.
Da menzionare per l’eccezionalità è sicuramente un evento che testimonia il grande amore per le novità degli organizzatori del Festival: si tratta di un concerto sulla parete nord del Sassolungo, quella che scende a picco per 1.000 metri. Avete capito bene: non sotto la parete, ma in parete! A rendere la musica “verticale” ci penseranno i fratelli belgi Nicolas e Olivier Favresse, due straordinari musicisti-alpinisti che daranno vita a una spettacolare session musicale d’alta quota condita da elementi acrobatici. Lo show si chiama – non a caso – “Saslonch Suite”.
Quest’anno in concomitanza con il festival ci sono i Mondiali di calcio e in particolare le partite degli ottavi e dei quarti di finale. Per questo motivo gli organizzatori sono riusciti a non sovrapporre le partite con i concerti. In questo modo gli ospiti del festival potranno godersi sia il grande jazz che il grande calcio.
Per sapere le ultime novità del programma e per informazioni su abbonamenti, carnet di biglietti, riduzioni e altro: