Sarà il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna a presentare la prima mostra personale in Italia Nick van Woert, una delle voci più originali dell’arte contemporanea statunitense.
Comunicato a cura di Elisa Maria Cerra
L’esposizione, che inaugura il 29 maggio e apre il 30 per concludersi il 7 settembre, è curata da Gianfranco Maraniello e si colloca in un filone di indagine che ha attraversato la programmazione del museo fin dalla sua apertura, facendo conoscere alcuni protagonisti delle ricerche più avanzate portate avanti oggi in America: Guyton\Walker (2008), Trisha Donnelly (2009), Seth Price (2009), Matthew Day Jackson (2011). Un percorso di riflessione e una ricognizione sulle pratiche artistiche e sulla funzione del museo che non si è limitato all’ambito americano e che ha visto la valorizzazione di alcune figure rivoluzionarie e imprescindibili per la comprensione dell’arte degli ultimi decenni: nel 2007 Christopher Williams (negli spazi in dismissione dell’ex Galleria d’Arte Moderna di Bologna), nel 2012 Marcel Broodthaers (MAMbo) e nel 2013 Bas Jan Ader (Villa delle Rose).
Nick van Woert presenterà nella Sala delle Ciminiere e negli spazi espositivi adiacenti una selezione rappresentativa di suoi lavori per la prima volta visibili in Italia. Il percorso espositivo esplorerà numerosi temi ricorrenti nella ricerca dell’artista. Tra questi: la dialettica tra l’ambiente artefatto dalla massiccia presenza umana e la natura governata dalla legge del caso, argomento fortemente motivato dalle stesse origini di van Woert, nato e cresciuto a Reno (Nevada), città del contrasto tra le architetture fantasmagoriche del gioco d’azzardo e la rude realtà del deserto circostante; la convinzione che esista una semantica dei materiali e che ogni materiale sia un generatore di senso nell’interazione con l’essere unano e nella relazione con l’artista; l’attenzione per l’architettura, originato dal contesto familiare e dai suoi studi, che lo conduce a voler evidenziare il processo costruttivo e la struttura delle cose senza dissimularli; l’interesse per figure come Ted Kaczynski (Unabomber), movimenti di “ritorno alla natura” , gruppi incentrati sulla preservazione del West americano o il Luddismo, accomunati dalla dinamica uomo vs. macchina e dal tentativo di cambiare o dissezionare il nostro modo di vivere; il ricorso a riproduzioni di statue classiche, superfici che fingono di essere sculture, simbolo di decadenza e condensato di fiction, veri e propri “impostori” che Nick van Woert riporta all’interno del dialogo artistico riempiendoli letteralmente di senso e rendendo visibili queste, spesso sorprendenti, interiora.
L’esposizione sarà accompagnata da una pubblicazione (Edizioni MAMbo) che uscirà in concomitanza con l’inaugurazione.
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Via Don Minzoni 14, Bologna
30 maggio – 7 settembre 2014