Gio. Nov 21st, 2024

Nuova mostra personale per la Galleria Massimodeluca: è La pelle della tigre di Graziano Folata, a cura di Giovanna Manzotti (dall’11 aprile al 23 maggio 2014, inaugurazione giovedì 10 aprile 2014, ore 19).

Lo spazio espositivo ospiterà per l’occasione una ventina di opere, quasi tutte inedite: sculture, dipinti – anche di grandi dimensioni – che mixano media tradizionali, fotografie, gesti segnici e associazioni di materie inaspettate o significanze sottili. La personale rappresenterà un compendio delle molteplici tecniche che l’artista indaga e sperimenta con costanza, attraverso una produzione tesa tanto allo studio della materia, quanto al rapporto tra gesto e forma.

«La pelle della tigre è un’indagine sull’ultimo stadio di ricerca e produzione di Graziano Folata, a partire dagli sviluppi del suo modo di concepire la natura artistica dell’operare, dell’esperire l’esistente nella contemporaneità» spiega la curatrice della mostra, Giovanna Manzotti. «Inteso come manifestazione di un sistema sensoriale attivato da un moto visionario – una sospensione della visione, uno squarcio nell’ordinario – l’approccio di Folata rinnova il significato simbolico e percettivo dell’immagine. Esso si svela così come traccia di un gesto inaugurale, un incontro di significati nuovi, da saper cogliere con sguardo sottile. Nella sua produzione scultorea, il dare peso alla forma e l’accostare in maniera secca la materia, sono costantemente declinati negli aspetti legati al sentire delle cose, alla loro possibilità di lasciarsi esperire in quanto costellazioni di forme. È così che le condizioni dell’immaginazione si rigenerano e il possibile si rinnova. Fedeli al medesimo atteggiamento, i risultati delle operazioni fotografiche si allineano in modo naturale al piano semantico dell’approccio plastico alla materia».

Il catalogo della mostra La pelle della tigre comprende i testi critici di Maurizio Guerri, Giovanna Manzotti, Marta Cereda e Marija Rados. Maurizio Guerri si concentrerà su un essay di carattere estetico, connotato da un taglio filosofico, che svilupperà una riflessione sui temi più evidenti nelle opere dell’artista. Giovanna Manzotti interverrà con un saggio critico sulla produzione scultorea di Folata, ponendo uno sguardo particolare sui lavori appositamente realizzati per la mostra. Marta Cereda, in veste di curatrice editoriale del progetto a catalogo, si occuperà dell’apparato iconografico, evidenziando le categorie essenziali della produzione fotografica dell’artista. Marija Rados, curatrice dell’associazione indipendente per l’arte Remont di Belgrado, proporrà un testo su The Shark Banana, una delle opere create da Folata durante la sua residenza a Belgrado, di cui Rado ha seguito la realizzazione.

Graziano Folata (Rho, 1982) vive e opera tra Milano e Venezia. Ha condotto i suoi studi all’accademia di Belle Arti di Brera. Ha partecipato a svariate collettive e ha presentato i suoi lavori in personali e premi in cui si è distinto meritando la possibilità di studiare ulteriormente le dinamiche dell’arte contemporanea grazie a progetti di residenza d’artista e borse di studio in Italia e all’estero. Si ricordano, nel 2013, la residenza a Remont Associazione per l’arte contemporanea indipendente a Belgrado (Serbia) e la mostra finale I BACI PIÙ DOLCI, a cura di Miroslav Karic e Marija Rados; la personale AQUEMINI, Galleria A+B Contemporary Art, Brescia, con interventi critici di Federico Ferrari, Giovanna Manzotti e Marta Cereda. Si è aggiudicato la Menzione speciale arte emergente al Premio Francesco Fabbri per le arti contemporanee ed è stato selezionato per il museo MAGA di Gallarate all’interno della sezione RawZone di Art Verona.

Giovanna Manzotti (Monza e Brianza, 1988) vive e lavora a Milano. Dopo studi triennali in gestione ed economia nel mercato dell’arte, compie un soggiorno a Berlino, lavorando a 91mq, art project space attivo sul fronte delle arti visive, performative e di sperimentazione musicale. Successivamente si iscrive al biennio teorico in Visual Culture e pratiche curatoriali all’Accademia di Brera, maturando un interesse già avviato per l’arte contemporanea e lo studio delle immagini all’interno del bacino degli studi di cultura visuale. Nel mese di ottobre 2013 intraprende un lavoro di co-curatela e di workshop per la mostra Academy Awards. Homeostasis is not enough a Viafarini DOCVA, con artisti selezionati su bando e provenienti dalle Accademie di Brera, Carrara di Bergamo e NABA. Ha lavorato inoltre come mediatrice culturale alla Fondazione Nicola Trussardi. È attualmente contributor di Arte e Critica e collabora con ATPdiary. Sta ultimando i suoi studi con una tesi sullo statuto contemporaneo dell’immagine, con una particolare attenzione alle ultime ricerche di W.J.T. Mitchell.

 

Galleria Massimodeluca

Via Torino 105/q – Venezia Mestre, Venezia 30172 – Italy

www.massimodeluca.it