Il giorno sabato 12 aprile, la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti sarà aperta alla cittadinanza con accesso gratuito dalle ore 11:00 alle 19:00. Altri eventi saranno programmati nei giorni successivi, in particolare una giornata di visita riservata alle scuole e alle guide turistiche della città di Verona.
La restituzione di Palazzo della Ragione e delle Collezioni Civiche. Per la prima volta insieme alle Collezioni di Fondazione Cariverona e Fondazione Domus.
La principale novità è rappresentata dalla restituzione di Palazzo della Ragione come sede della rinnovata Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e quella delle sue Collezioni Civiche.
Grazie alla ripresentazione dell’intero complesso architettonico, oltre all’accesso su Via della Costa, che unisce la famosa Piazza delle Erbe con l’elegante Piazza dei Signori, è stata resa possibile l’aggiunta di un secondo ingresso attraverso la monumentale Scala della Ragione che conduce, lungo un passaggio vetrato, alla sala di accoglienza, dove è già visibile l’innesto della Torre dei Lamberti, punto di riferimento visivo del Palazzo ma anche dello stesso centro cittadino.
Oltre a questa nuova ridistribuzione e alla maggiore accessibilità, l’intero complesso architettonico, composto dal Palazzo, dalla Galleria, e dalla Torre, sarà visitabile con un unico biglietto, costituendosi così come un nuovo cuore turistico della città di Verona.
Per questo startup è stato chiamato come Direttore Artistico Luca Massimo Barbero che ha progettato un nuovo percorso espositivo, punteggiando le quattro grandi sale che compongono il piano nobile del Palazzo con dipinti e sculture che insieme raccontano la storia delle collezioni veronesi e del loro rapporto con la città.
Lungo le quattro sale –“Sala delle Colonne”, “Sala quadrata”, “Sala Picta o della Giustizia” e “Sala d’Oriente”– che costituiscono la nuova galleria, sono distribuite circa 150 opere di questa prima selezione che è stata operata nell’ampio arco cronologico, che giunge fino al contemporaneo, delle opere presenti nelle tre Collezioni. La narrazione, coerentemente con l’idea originaria della donazione Forti, si distribuisce cronologicamente dal 1840 al 1940: le opere selezionate nell’insieme costruiscono uno straordinario racconto, non solo visivo, di Verona, del suo patrimonio culturale e paesaggistico, e del collezionismo delle istituzioni cittadine.
Questa iniziale disposizione museale, pensata per essere emblematica del periodo cronologico in questione, darà per la prima volta l’occasione di vedere riunite queste tre importanti Collezioni e svelerà in modo inedito le relazioni e le corrispondenze che esistono tra le opere in esposizione e la città che le accoglie.
Con la riapertura della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti i luoghi e gli spazi finora non accessibili di Palazzo della Ragione, cui si aggiunge la Cappella dei Notai, uno scrigno dell’arte veronese con un ciclo decorativo realizzato tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento, fanno da contraltare al racconto espositivo che si snoda tra le sale della Galleria. Si andrà così a costruire una nuova esperienza di visita che per la prima volta lega la città di Verona alle sue vicende storiche, al suo patrimonio artistico e architettonico, ai suoi beni paesaggistici, legandoli alla singolare esperienza di vedere la città dall’alto della Torre dei Lamberti.
Il percorso espositivo lungo le quattro sale di Palazzo della Ragione. 150 opere che raccontano le collezioni cittadine dal 1840 al 1940.
“Ho voluto creare un percorso di opere – spiega il Direttore Artistico – che legassero gli spazi del Palazzo alla storia delle Collezioni, in vista di un museo permanente della città e per la città di Verona. Per questo motivo, al centro delle scelte vi è l’idea di una restituzione dei beni artistici e storici alla cittadinanza attraverso il potenziamento e lo sviluppo delle capacità narrative dell’allestimento pensato sia per i veronesi, che incontreranno nuovamente i personaggi e le vicende della loro città narrate in queste opere, sia per un turismo che potrà comprendere gli spessori e le complessità artistiche della città di Verona anche grazie allo studio di questi testi visivi.
Il Palazzo, insieme alla Torre dei Lamberti, al Cortile del Mercato Vecchio e alla Scala della Ragione, oggi nuovamente percorribile, diverrà infatti un unico spazio di cui il visitatore potrà fare esperienza interloquendo con l’architettura, la storia e con le molteplici stratificazioni culturali che il tempo ha depositato in questo edificio. Il valore delle opere esposte e la curiosità che queste susciteranno grazie anche al modo in cui verrà narrato il progetto espositivo, racconterà quindi a ogni tipo di pubblico tanto la storia dell’arte quanto, e soprattutto, le vicende storico-artistiche della città scaligera.”
Il percorso “narrativo” ha inizio fin dalla sala d’accoglienza, la “Sala della Torre”, dove i visitatori sono accolti da due importanti sculture, l’Achille ferito (1833-1835) di Innocenzo Fraccaroli e l’Orgia (1851-54) di Torquato della Torre. In questo stesso ambiente è già visibile il curioso innesto della Torre dei Lamberti nell’architettura del Palazzo.
È però la “Sala delle Colonne” a far entrare il visitatore nel vivo del progetto espositivo per la riapertura della Galleria: il bronzo del Dante di Ugo Zannoni (1850-1899) infatti, subito rimanderà all’immediato esterno della Piazza dei Signori, al centro della quale è esposta la versione in marmo. Il gioco di citazioni prosegue ed è poi confermato anche nelle opere di Vittorio Avanzi, Scala del Cortile del Mercato Vecchio (1875-1899), di Giuseppe Ferrari, Veduta del Cortile del Mercato Vecchio a Verona (1865), o del Ferrarin, Piazza Erbe (1839), che insieme alle immagini del più noto studio fotografico cittadino ottocentesco, quello di Moritz Lotze, mostrano l’evoluzione del Palazzo e della sua architettura e le trasformazioni dei suoi dintorni cittadini.
Le scelte espositive non abbracciano però solamente la pittura di paesaggio e l’immagine della città, ma ne raccontano anche trasversalmente le vicende storiche. Il nodo centrale di questa prima sala è infatti la Meditazione (1851) di Francesco Hayez, un dipinto di rara bellezza legato indissolubilmente – come altre opere qui esposte – alle vicende del Risorgimento, alla mitizzazione dell’Italia incompleta e della Verona dominata dall’Austria. Insieme a Pia dei Tolomei condotta in Maremma (1853) di Pompeo Marino Molmenti, il dipinto di Hayez è parte del nucleo originario della Collezione di Achille Forti, nonché un emblema riconosciuto di questa Galleria Civica.
Palazzo della Ragione, Verona
Galleria d’Arte Moderna Achille Forti
www.palazzodellaragioneverona.it