C’è un sapore magrittiano in questo lavoro di Raniero Bittante che “sospende” un sasso sullo sfondo di un bosco, anzi di una serie di boscosità varie quanto anonime. La roccia appare contrapporsi alla natura, anche se le appartiene, costituisce comunque una minaccia e un pericolo. Ma l’ambiguità è d’obbligo. E se la pietra venisse fuori dal bosco, se invece si trattasse di un attacco a chi guarda, o al “vedere” in ogni caso, cioè al principio dell’arte?
Bittante gioca la sua partita con esperienza: lascia giudicare. In effetti la memoria di diverse opere di Magritte legate a queste immense rocce che vagano nello spazio i ambiti decisamente non propri, può diventare un amplificatore dell’effetto estetico. La minaccia o la difesa sono sospese, attendono. Forse aspettano noi, che siamo lì come spettatori interessati a questo potenziale conflitto, a questa vicenda che vorremmo capire come va a finire. Il sasso è lanciato, ma in quale direzione non è dato di sapere. Basterà attendere oppure immaginare, che sono due forme di pigrizia che hanno sempre dato dei grandi risultati.
Raniero Bittante
Nato a Ravenna dove vive e lavora. Ha al suo attivo numerose mostre personali e la partecipazione a molte collettive sia in Italia che all’estero. Nella sua opera artistica da un lato lo spazio condiziona la percezione e determina i sentimenti e dall’altro le sculture e le fotografie occupano lo spazio come proiezione ed estensione della realtà psichica.
BLU GALLERY
Artecontemporanea
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