Gio. Nov 21st, 2024

Di Stefano Boninsegna

Un’istituzione di grandissimo valore sia per la location che per il taglio culturale che le si vorrebbe dare, ma che ultimamente sembra anestetizzata, più precisamente dalla fatidica esposizione in occasione della riapertura nella splendida nuova sede con la rana crocifissa dell’artista tedesco Martin Kippenberger, esposizione che fece scomodare persino il Papa Ratzinger con il solito vociare sguaiato di lustrascarpe, bigotti e politicanti . Fatto sta che mal gliene incolse alla brava direttrice, la svizzera Corinne Diserens, licenziata in tronco a distanza di poco tempo lamentando la situazione finanziaria deficitaria del museo. Da allora più nulla. Ridotti al silenzio.

Sarebbe ora che il Museion si risvegliasse seppellendoci con una fragorosa risata!

Dalla presentazione ufficiale: “Il 24 maggio 2008 è stata inaugurata la nuova sede di Museion su progetto dello studio di architettura architettura KSV – Krueger, Schuberth, Vandreike di Berlino.

Il nuovo Museion è un museo aperto. La forma cubica dell’edificio ha un forte impatto visivo. È un’architettura in dialogo: le facciate di testa, con la loro trasparenza, mettono in comunicazione il centro storico con la città nuova ed i prati sul fiume Talvera. L’edificio si inserisce come un legame fisico e simbolico tra le due parti della città. Di sera le facciate fungono da superfici per la proiezioni di opere d’arte realizzate su commissione di Museion, creando uno spettacolo di grande suggestione.

Gli spazi interni sono caratterizzati da fluidità e apertura: i diversi “livelli dell’arte” – aree espositive e per manifestazioni, laboratori didattici, biblioteca, caffetteria e shop – non sono suddivisi rigidamente, ma in stretta interrelazione. Il concetto di Museion come officina dell’arte si concretizza nella vicina casa atelier, creata per le attività di residenze d’artista”.

 

Via Dante 6 – I-39100 Bolzano

t +39 0471 22 34 11 – f + 39 0471 22 34 12

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