Basement Project Room ha il piacere di presentare la personale di Alessandro Di Gregorio in una raccolta di ultimi lavori grafici che danno una visione completa della sua ricerca segnica e gestuale.
Il racconto di epoca vissuta da un bambino timido, il paesaggio appuntato da un viaggio su uno di quei treni silenziosi dagli altissimi finestrini o sull’aereo dalle fragili ali che attraversa le nuvole, ha qualcosa di angoscioso e di straziante, ma anche qualcosa di estremamente speranzoso: ci sono dentro tutti i rimpianti e le paure, i sogni e le attese.
I ricordi di un’infanzia ritornano: i volti, un cavallo nero, un soldatino di plastica intento a far la guerra o una hall di un grande albergo. Sul fondo ci sono, come ombre, le fotografie sbiadite.
La giusta conclusione di uno studio e di un esercizio costante: tutto viene raccontato in una narrazione appassionata, in un rapporto serrato fra appunti, storia e sogni che si ravviva continuamente e consegna i fatti alla soggettiva interpretazione. Gioco, rispetto, fiducia, collaborazione sono le parole che emergono maggiormente da quasi tutte le intricate trame tracciate da una semplice penna: un’opportunità per riscoprire l’unicità dell’essere umano nelle sue sfaccettature e contraddizioni, la sua solitudine e l’affaticamento nel trovare un posto nel mondo.
I lavori presentati contengono immagini pregne di spinta interiore, silenziose e dove il tempo sembra ibernare un disagio decisamente contemporaneo: il destino incerto. Il ritmo lento, l’atmosfera ambigua e malinconica, le ambientazioni indefinite invitano il fruitore a trovare una logica ed un senso ai disegni presentati. La tensione sta proprio in questo equilibrio, nella staticità che ferma il flusso del tempo e nel ricondurre un’immagine familiare ad estranea nello stesso momento.
BASEMENT PROJECT ROOM
Via Tommaso d’Aquino, 26 Fondi (LT)
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