Chie Art Gallery è lieta di presentare Incredible Nature mostra collettiva di Aliz Polgar, Evija Freidenfelde, Francesco Spatara, Laetitia Lescoat, Maurizio Farina e Renato Sorrentino, aperta fino al 5 ottobre 2013.
La mostra, in un’unica esposizione collettiva, svela la natura mediante varie tecniche artistiche, come la pittura e l’arte digitale, le quali comunicano tra loro legate da un solo e unico filo conduttore: L’incredibile natura e il suo fascino, che attraverso la pittura sfociano in suggestiva magia. La natura, i suoi colori e la sua trasfigurazione magica in pittura e arte digitale, porta la nostra mente a riflettere e a sperimentare le esperienze sensoriali più affascinanti, in un’attrattiva senza tempo.
Comunicato a cura di Giorgia Cattoretti
Il concetto di natura come contrasto di luci, colori, elementi reali che diventano quasi onirici, lo ritroviamo nell’opera “Lune rosse” di Maurizio Farina, che utilizza la tecnica digitale, mediante la quale gli elementi vengono mossi come pedine su una scacchiera, con un senso di suggestiva rassicurazione; colori e contrasti dove la natura può dirsi trasfigurata e divenire magia. L’ungherese Aliz Polgar, utilizza tecniche miste e nel suo ultimo periodo creativo ha sperimentato la tecnica digitale, per mezzo della quale rappresenta la natura nei suoi colori più vividi e immaginifici, con una continua ricerca delle forme e degli accostamenti di colori, come nell’opera “Pioggia dei colori”, in cui gioca con le tonalità dei verdi. Nelle opere di Renato Sorrentino la natura ha preso il sopravvento; in “Vestigia II” tutto ciò che vi era di urbano, a distanza di secoli dalla scomparsa dell’umanità, diventa solo una piccola scala mobile in lontananza, ormai inusuale, un po’ malinconica; la natura riprende il proprio spazio nel mondo e diviene monito per l’umanità. Di carattere riflessivo-malinconica l’opera di Evija Freidenfelde, artista lettone di Riga, che con la tecnica del dripping (action painting), ci mostra la natura nella pace della notte suggestiva, spaesante e affascinante. L’uomo è perso di fronte alla bellezza della natura: L’erba, il cielo, la luna e le stelle diventano un turbine di colori, si intrecciano e si abbracciano. Nelle opere della francese Laetitia Lescoat i paesaggi vibrano di una pittura materica corposa e trascinante. Nel suo dipinto “The eye of the Sinai”, il blu carico di tensioni emotive porta alla riflessione, alla pace e tranquillità delle terre lontane, ma al contempo, il ritmo delle pennellate rapide e spezzate rimandano alle difficoltà, ai turbamenti della vita. Francesco Spatara indaga gli spazi vitali, in particolare gli scorci degradati di paesi di montagna, con grande energia cromatica. Nel dipinto “Paesaggio grigio”, la natura è dominante ed ha la rivalsa sulle costruzioni dell’uomo, i colori quasi aggettanti dialogano con lo spettatore e lo pongono in attiva comunicazione con l’opera.
La natura in queste opere diventa una vera e propria trasfigurazione onirica, rendendola suggestiva, inquietante, spesso insolita, ma affascinante. I colori vivi, a volte cupi, le luci, le ombre, tutto è l’incredibile natura.
Chie Art Gallery, di Chie Yoshioka
Viale Premuda, 27 – Milano