Roberto Piaia pittore e scultore d’origini venete, ha deciso di aprire un nuovo studio a Pietrasanta, cittadina posta nel cuore della Versilia in Toscana, rinomata come “città dell’arte e degli artisti” nomea attribuitagli fin dai tempi in cui fu sede prediletta di Michelangelo e sino ai giorni nostri, dove operano tra le sue mura intrise di storia e cultura, artisti contemporanei importanti a livello internazionale.
L’universo artistico creato da Piaia nella pittura, rappresenta un’originale fusione di linguaggi e correnti, un vortice di forme dove convergono senza attriti l’astrazione, la figurazione classica ed il surrealismo. Questa cifra stilistica, che Piaia ha battezzato con il termine di Assurfivo, esprime i variegati aspetti della sua ricerca artistica, nella quale, su un unico gran palcoscenico visivo, si dispiegano giovani donne, nature silenti di fiori e cristalli iperrealisti, immagini tratte dall’arte sacra, allegorie complesse illustranti la Divina Commedia o i Sette Peccati Capitali, ritratti…il tutto sempre caratterizzato da veri e propri sciabordii di luci e colori: verde, giallo, rosso e blu, che rappresentano la scomposizione dello spettro luminoso.
La ricerca di Piaia che nel corso degli anni è andata approfondendosi in molteplici e affascinanti direzioni, lo ha spinto a tradurre i valori della pittura in termini scultorei e attraverso l’intuizione di una visione globalizzante dell’essere e dell’universo, lo ha portato alla creazione della sua ideologia artistica congiungendo il classico alla dinamicità, definita dall’artista con il termine Cladico.
Realizzate utilizzando il marmo statuario o la fusione in bronzo, queste sue opere, mantenendo come soggetto d’ispirazione la figura femminile che per lui simboleggia l’armonia ed il mistero, sono create con il volto, le mani e i piedi dove spicca l’abilità esecutiva classica di Piaia mentre il corpo, pur mantenendo la struttura del suo volume è costituito da una doppia elica che si avvita su se stessa creando una spirale, donandoci così un gioco visivo di movimento e leggerezza.
Si tratta di un lavoro innovativo molto difficile, tentato da molti ma mai realizzato, caratterizzato da uno studio preciso dei pieni e dei vuoti, giocato in un equilibrio materico perfetto, fondamentale per sostenere il modello.
Dopo molti studi, bozzetti, disegni e olii su tela con i corpi delineati a spirale, ( uno di questi olii: Daria in Cladico, è stato presentato alla Biennale di Venezia pad. Italia nel 2011 dove ha riscosso pareri molto favorevoli), l’artista con questa opera, cerca di superare l’originario pensiero di dualismo tra anima e corpo attraverso un’interpretazione d’insieme che unisce la realtà al mistero, la materia alla sua essenza, non a caso la forma a spirale, simbolo di vita ed energia, ricorda il Dna che, come emblema ancestrale del nostro essere delinea il nesso con l’universo e della vita stessa, colta in pieno dalla raffinata sensibilità artistica di Roberto Piaia. La stessa forma a spire libera la scultura da ogni vincolo materico; essa infatti è leggera, in grado di abbandonare il limite e la pesantezza umana per librarsi in cielo e raggiungere l’energia vitale dell’eternità, di cui essa stessa è simbolo ancestrale.
Solamente una grande esperienza compositiva e una profonda conoscenza della materia hanno permesso a Roberto Piaia, dopo anni intensi di ricerca e di studio, di creare una scultura innovativa e dinamica, caratterizzata da un avvolgimento della figura, in grado di esprimere la propria interiorità e la propria essenza.
COMUNICATO A CURA DI: Carmen De Guarda
Inaugurazione 19 luglio 2013 dalle 19.00 alle 23.30
Aperto da Marzo ad Ottobre
Orario estivo: 18.00 – 23.30
Primavera e Autunno:
dal martedì alla domenica 10.00-12.00/ 17.00-20.00
Via Del Teatro, 76 – Pietrasanta (LU)
Via Sernaglia – Pieve di Soligo (TV)