Prosegue al Museo Archeologico e Pinacoteca “E. Rosa” di Amelia il dialogo con l’arte contemporanea. E lo fa con una mostra collettiva che mira a fornire uno spaccato dell’arte del nostro paese così come espressa dalle ultime generazioni. Dipinti, disegni, acquerelli e sculture in una campionatura di quattordici artisti differenti per linguaggi e mezzi espressivi. E cosa hanno in comune questi artisti così diversi a apparentemente così lontani ? Il frutto di essere autori di una ricerca che ha come denominatore comune il titolo della rassegna: “Emozioni”. Ad accogliere il visitatore nel chiostro del Museo le opere inedite di Cecilia Bossi: tubi di plastica assemblati e colorati con impasti cromatici di grande eleganza. Il percorso poi si snoda in un continuo dialogo tra passato e presente. Marco Diaco propone opere recenti caratterizzate da una spazialità luminosa impastata di variazioni cromatiche; Stefano Sorrentino riflette sul valore stesso della pittura e tende a rifugiarsi in una ricerca estetica di pura poesia; Vincenza Costantini presenta una scelta di incisioni, ambientati in una natura pre-umana che vanno idealmente a circoscrivere l’intero arco della sua attività. Il percorso prosegue con le opere di Nuccia Amato Mocchi, lavori su carta e su tela che mettono in luce il suo discorso onirico e pungente, e con le tele di Susy Senz’acqua, una ricerca figurativa condotta non come affiliazione diretta della pittura romantica ma attraverso una propria interpretazione emozionale. Da controcanto le limpide nature morte di Paul De Haan rielaborate con fredda lucidità dal vivere quotidiano, le opere di Maria Ceccarelli, in arte Mac, di schietta impaginazione classica e gli acquerelli di Anna Maria Tessaro, il vero dalla realtà quotidiana dipinto con forti contrasti luminosi. Anche Rosita Sfischio filma con grande maestria tecnica il compiuto senso del bello mentre Giovanna Gallo ci porta, con due bellissimi disegni, dal segno grasso e corposo, dentro il suo mondo umanizzato. A scandire il percorso espositivo tre scultori attivi in Italia con una varietà di esperienze, sensibilità e stile. Riccardo Paolucci raccoglie tra i reperti del Museo una sintesi della sua produzione che egli stesso chiama “la vita del mondo circostante”; Fabio Santori rincorre il legno di riciclo (travi di casse da imballaggio, reperti trascinati a riva dalle onde del mare) a cui restituisce una nuova vita con una diversa dimensione; Fernanda Paianini (in mostra con tre lavori in terracotta smaltata) concentra la sua attenzione sulla scultura monocromatica fino a raggiungere esiti di straordinaria modulazione e lievità.
Museo Civico Archeologigico e Pinacoteca “E. Rosa”
Piazza Augusto Vera, 10 – Amelia TR