Gio. Nov 21st, 2024

La Galleria “Arianna Sartori – Arte & object design” di Mantova, nella sede di via Ippolito Nievo 10, fino al 31 gennaio 2013, ospita la mostra personale dell’artista parmense Andrea Terenziani “Città dell’anima”.

La realizzazione della mostra personale presso la Galleria mantovana di Andrea Terenziani è il Premio che la gallerista mantovana Arianna Sartori, in occasione della rassegna “Artisti in mostra”, tenutasi lo scorso marzo 2012 alla Fiera di Parma, quale componente della Giuria composta da galleristi e critici, ospite di rilievo il critico Philippe Daverio, aveva attribuito all’artista con il significativo “Premio dei Galleristi Artistinmostra 2012”.

Nella dolcezza del paesaggio di Marore, Andrea Terenziani cresce tra i materiali edili del cantiere del padre. I giochi sono mattoni, legni, sabbie. Le sue mani sentono la rugosità, la durezza, l’elasticità, la morbidezza di superfici e forme. Quel luogo funziona da intermediario tra lui e il mondo, da interlocutore tra passato e presente. Stabilisce un punto fermo nella sua evoluzione personale, nel suo immaginario e nei suoi pensieri. È il punto di osservazione, il fulcro prospettico ideale per ampliare gli orizzonti futuri. Da lì, lo sguardo spazia sui campi che raccontano il lavoro primario degli uomini, sulle piante che rinnovano ad ogni primavera il ciclo vitale e, in lontananza, intuisce la città desiderata e temuta. Questo retroterra di valori forti, questa formazione silenziosa e quotidiana lo accompagnano nelle scelte della vita fornendogli una intima serenità che si innerva positivamente al desiderio di cambiamento e sperimentazione. Terenziani conosce per consumata esperienza la materia e la plasma con una straordinaria capacità evocativa ma, contemporaneamente, ne rivela le potenzialità innovative più sorprendenti.Osserva la natura e le opere dell’uomo da un’angolazione sua particolare, da una posizione critica verso questi temi assoluti e li reinventa scarniti nella forma e filtrati dalla sua sensibilità estetica. L’artista dipinge un mondo ideale e lontano dove il distacco fa vedere più lucidamente la realtà. Dubbi e rimpianti vengono declinati attraverso segni grumosi e insistiti, colori prevalentemente terragni e opachi, in una luce che crea ombreggiature cangianti.La sua realtà, densa e pensosa, si offre allo sguardo dello spettatore in cerca di risposte alle difficoltà, alle lacerazioni, alle solitudini odierne. Terenziani usa con sapienza la materia esplorando sulla tela infiniti percorsi, suggeriti dalla sua interiorità, che spesso sfociano in vera poesia.Atmosfere attonite, sospese, vibranti o suggestive rimandano alle inquietudini di artisti e poeti, soprattutto del ‘900, per la carica emozionale che trasmettono. Le pennellate sembrano versi liberi che raccontano di “città invisibili”, di geometrie campestri segnate da zolle, filari e siepi.Su tutto, una luna quadrata funziona da filo conduttore della sua produzione pittorica, funge da testimone atipica di un percorso in divenire, di una ricerca inesausta del senso delle cose, e del peso delle cose.