Dom. Nov 24th, 2024

Victoria-Browne-Montefiore

East London Printmakers è uno studio di incisori inglesi, dei più agguerriti. Si trova in uno dei cuori caldi di Londra, Hakney, uno dei focolai degli scontri dell’estate 2011. Non a caso: Hakney è un fermento etnico, un mix straordinario. È una zona che pullula di artisti, in parte per i prezzi bassi degli affitti che si spuntano in zone calde come questa, ma soprattutto per l’energia che si respira. East London Printmakers vive di questa energia, del mix di colori di Hakney, del suo degrado urbanistico, della bellezza della babele di razze e di quella tensione non dicibile che si prova aspettando un autobus a notte fonda. Lo studio è giovane, fondato quattordici anni fa da un gruppo di artisti incisori, alcuni di fama internazionale e altri che lo sarebbero diventati, che in questi anni ha raggiunto gli oltre 160 soci che ci lavorano e partecipano alle iniziative e alle mostre. La sede dello studio è stata scelta non a caso in un complesso – Space – che ospita un nucleo di oltre 650 artisti di diverso percorso, dalle arti figurative alla musica. Non a caso, perché all’East London Printmker si sperimentano e si fondono tecniche e discipline; basti pensare che quella che in Italia chiamiamo con un termine onnicomprensivo “incisione”, in Inghilterra è il printmaking: passando dall’una all’altra parola, l’idea è spostata dalla realizzazione della matrice al momento della stampa. Parlare di printmaking significa spostare il concetto sul fine, cioè sull’immagine stampata, che questa sia realizzata attraverso le tecniche tradizionali o mischiando la tradizione con linguaggi presi da altre discipline, senza curarsi di far balzare dalla sedia i sostenitori dell’ortodossia. Rompere le regole, all’East London Printmakers è una quotidianità maturata da chi le regole le conosce molto bene. È stata fatta la scelta di portare a Milano, alla Galleria Ostrakon, le opere di sedici artisti dello studio, tra cui alcuni nomi d’eccellenza, che spaziassero dalle tecniche tradizionali alle più sperimentali: dalla calcografia su rame magistralmente eseguita alla maniera classica alle tecniche rilievografiche, alla serigrafia, ai fotopolimeri, tecniche sovente utilizzate assieme, nella stessa opera, per raggiungere possibilità altrimenti impossibili; sfruttandone la maestosità, la delicatezza o la potenza del linguaggio a seconda delle necessità. Ogni artista qui presente ha un percorso diverso per formazione, interessi e declinazione.

Non esiste una scuola dell’East London Printmakers e questi incisori sono un mix di forti personalità artistiche che si manifestano in quel grido iconografico e cromatico che si stringe in gola Hakney. Ci sono universi narrati o semplicemente luoghi evocati, viaggi nella profondità della forma e del colore, percorsi suggeriti al margine della visionarietà. Ci sono spazi incontaminati tagliati da frammenti di memoria. Dalle vie di Hakney l’East London Printmakers è felice di portare a Milano, alla Galleria Ostrakon i suoi artisti che rappresentano una vera e propria avanguardia nel mondo pulsante e variegato del printmaking. Umberto Giovannini (artista socio dell’East London Printmakers)

16 incisori contemporanei di rilievo internazionale: Aiste Ramunaite, Ann Norfeld, Dolores De Sade, Eleanor Rogers, Fabio Coruzzi, Helen Ashton, Jacki Baxter, Liz Collini, Martin Mossop, Miriam Nabarro, Nick Morley, Peter Rapp, Steve Edwards, Umberto Giovannini, Victoria Browne, Wuon Gean Ho.

COMUNICATO A CURA DI: UFFICIO STAMPA ANTEA

 

GALLERIA OSTRAKON

Via Pastrengo 15, Milano

orari: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30

www.spazioostrakon.it

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