Parole destrutturate, immagini semantiche, mosaici di frasi incisive e personali compongono il diario intimo ed emozionale di Tommaso Santucci, giovane artista pisano, che da venerdì 5 ottobre esporrà alla Galleria d’arte Il Basilisco di piazza della Maddalena 7. In occasione di START, dalle ore 18 fino alle 24, inaugura infatti Muorimi ora amore perché di più non mi potresti dare…, la sua personale, che si protrarrà fino al 19 ottobre. Oltre 60 le opere esposte che l’artista scrive e disegna con la penna bic nera su pezzi di scotch carta, talvolta preparati con una base acrilica, ricomponendo il tutto su tavole di legno, materiale di recupero, scatole di latta, plexiglass e vecchie valige. Durante l’inaugurazione Tommaso realizzerà sul momento alcuni dei suoi soggetti e delle sue frasi, complici un pennello acrilico e un supporto di tela – legno!
Tratto semplice e definito, colore omogeneo, protagonista di questi “ancoraggi maldestri” del reale, l’inchiostro nero che domina il bianco e lo governa. Sempre alla ricerca di uno “schiaffo emozionale”, l’artista scrive di se e di quello che sta vivendo. La parola e il segno si fondono, attraverso una trama di rimandi simbolici alla vita stessa dell’artista ma, al di là della suggestione del simbolo e della parola evocativa, Santucci racconta l’avvenimento, il fenomeno sociale che sta alla base della sua rappresentazione. Prendo il mio vissuto e lo ripropongo alla mia maniera, non deve essere niente di elitario, di ermetico, alla fine si tratta di conflitto estetico, o ti piace o non ti piace; ed è una cosa che parte da piccoli: ad esempio le cose che faccio io e che non mi piacciono le rompo….sono contento che ciò che realizzo non sia per qualcuno ma per chi lo vuole.
Sempre alla ricerca di una sintesi tra verbo e immagine, Santucci scrive, dipinge e sperimenta, restituendoci una sua personale reinterpretazione della poesia visiva delle Avanguardie degli anni ’60 e ’70, dove parole – oggetto e neo ideogrammi, in continua osmosi, si contaminano e si completano a vicenda. Nulla è definitivo perché impressione e suggestioni appartengono alla sfera della soggettività; ed è per questo che ognuno sarà libero di scegliere, tra i singoli pezzi proposti dall’artista, quelli più vicini al proprio gusto e sensibilità, creando così una propria composizione unica e personale.
Tommaso Santucci, classe 1981, è nato a Pisa, dove vive e lavora. Batterista e co-fondatore dei Working Vibes (vincitori premio Ciampi 2008) espone dal 2007, anno in cui ha vinto “Incrociare il reale”, la Biennale dei Giovani Artisti di Pisa (Stazione Leopolda). Da allora ha partecipato a numerosi concorsi e collettive, tra cui ‘Arte Ingenua’ di Brescia (2008), XIII Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo di Bari
(Bjcem- 2008), la collettiva ‘Chair and the Maiden Gallery’ (New York – 2008), OpenArt (Roma, Chiostro del Bramante- 2010). Espone e lavora per: Galleria GOUReBENEFORTI – Bastia (FR); Art for Interior – Milano; Galleria Il Lepre – Piacenza e Galleria d’arte Il Basilisco – Genova.
FONTE: Ufficio Stampa, Isabella Rhode
Galleria d’Arte Il Basilisco di Silvia Ruffini
Piazza della Maddalena 7 – Genova
.