Gio. Nov 21st, 2024

Un altro appuntamento da non perdere per chi è già tornato dalle vacanze a Bologna.

La luce, in presenza di campi gravitazionali, smette di procedere in linea retta e viene deviata lungo curvature spaziali fino a compiere complete rivoluzioni sul proprio asse. Una delle osservazioni base, questa, della Teoria della Relatività di Einstein che, attraverso una penetrante analisi dei concetti di spazio e di tempo, giungerà alla conclusione dell’equivalenza generale tra massa ed energia.In uno spaziotempo curvo, la luce proveniente da un oggetto verrà percepita come modificata, stravolta, le direttive si complicheranno e le immagini verranno moltiplicate all’infinito. La realtà, dunque, tanto nel macrocosmo quanto nel microcosmo, verrà alterata, la “lente” gravitazionale produrrà effetti di distorsione e capovolgimento, smagliature dimensionali e inversioni ottiche.Riflettendo su tali teorie scientifiche, parallelamente all’estetica e alle ragioni compositive dell’arte contemporanea, nasce l’idea di una mostra che si occupi delle leggi e dei principi che generano le forme.Se scientificamente i rapporti tra la realtà dell’oggetto e la percezione visiva sono la risultante di elementi contingenti, dati dalla casualità del Caos e dalla liquidità della materia, allora l’universo – o, meglio, il “multiverso”, alla luce delle infinite possibilità di moltiplicazione e proiezione dell’immagine – sarà già, di per sé, momento artistico, luogo fisico entro il quale la teoria si fa prassi.Gli artisti invitati a partecipare a questa mostra, pure percorrendo il medesimo sentiero di ricerca, giungono a conclusioni e a risultati formali assolutamente difformi ed eterogenei: come non esiste una sola teoria che ci consegni le dimensioni finite dello spazio tempo e fotografi la forma del reale nel superamento della geometria euclidea, così ogni punto di vista, ogni visualizzazione artistica conserva intatta una propria essenza strutturale, una propria originale visione del mondoNon c’è frattura tra l’oggetto e la sua percezione – sia essa visiva o estetica -: il patto di fiducia tra immagine reale e rappresentazione viene sciolto ancora prima dell’inizio del procedimento artistico.

L’operazione avviene nel raggio di competenza del possibile e dell’ipotetico, i rapporti di coincidenze formali saranno tanto più sani e giusti, quanto più lontani e contraddittori: l’alterazione e lo stravolgimento non saranno, allora, soltanto visivi, ma anche concettuali e – in scala proporzionale – filosofici.Concepire le attrazioni magnetiche e le smagliature spaziotemporali muta il nostro modo di pensare la realtà circostante, tanto quanto l’arte trasforma la nostra percezione dei rapporti tra forma e oggetto, tra identità e illusione.

Se la relatività è idea d’assoluto, la sola certezza è il dubbio di ogni idea.

FONTE: Wikiarte, Alberto Gross


Artisti in mostra: Andrea Clementi, Gian Luca Galavotti, Luciano Iannucci, Marcello Montoro, Maria Pia Contento, Paolo Remondini, Raffaele D’Angelo(Radan Rei), Romano Vanni , Stefano Manzotti, Tiziano Calcari, Vittoria Salati & Vanni Mondadori

 

Durata mostra: dal 28 agosto al 13 settembre 2012

da martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 orario continuato

domenica e lunedì chiuso.

 

Galleria Wikiarte

Via San Felice 18 – 40122 Bologna

www.wikiarte.com

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