Nuovo appuntamento con “Il 900 a pedali”, le passeggiate in bicicletta – ideate dal Museo del Novecento in collaborazione con Storyville e Ciclobby – alla scoperta dei grandi progettisti del 900. Domenica 10 giugno visita agli edifici di Ignazio Gardella con l’architetto e ciclista Pierfrancesco Sacerdoti.
Domenica 10 giugno, h. 11.00, replica h. 15.00
partenza ingresso del Museo, via Marconi 1, Milano
Durata 2 ore circa, iscrizioni al desk Storyville al Museo,
informazioni e prenotazioni: 02/43353522
Costo 12 euro (comprensivo di assicurazione FIAB)
Ridotto per i possessori della card900 – 10 euro
TUTTE LE TAPPE DEL PERCORSO
1. Progetti per piazza del Duomo (1934, 1988) – Gardella è autore di due interessanti progetti per il completamento della piazza, purtroppo non realizzati. Il primo prevede la costruzione di una torre panoramica a conclusione dell’ala ovest di Palazzo Reale, in asse con la Galleria. Il secondo prevede un edificio-quinta, formato da un basamento ad archi e da un loggiato, collocato dirimpetto al Duomo.
2. Via Marchiondi 7 (1949-1954) – Questo condominio, costruito a margine degli storici Giardini d’Ercole, accoglie le abitazioni di Gardella e dei suoi collaboratori Roberto Menghi e Anna Castelli Ferrieri. L’edificio si distingue per le lunghe balconate affacciate sul verde e per la libera collocazione di finestre e verande, che asseconda le esigenze degli abitanti.
3. Via Marina 3 (1960-1970) – Questo condominio è dotato di due affacci principali, uno sui Boschetti di via Marina, storica sede delle passeggiate in carrozza della nobiltà milanese, e l’altro su un folto giardino, adiacente al parco di Villa Reale. Gardella compie una scelta inusuale: colloca i soggiorni – dotati di ampie finestre e balconi – sulle testate dell’edificio, le camere verso il giardino e i locali di servizio su strada.
4. Via Palestro 16 (1957-1959) – Gardella modifica gli spazi all’ultimo piano di Villa Reale, danneggiati dalle bombe, per destinarli alle opere della Raccolta Grassi. Le sale espositive sono caratterizzate dai soffitti a volta e dalle lampade, disegnate dal progettista. Egli disegna anche una scenografica scala di accesso, parte integrante del percorso espositivo, che si snoda intorno a un pilastro centrale a pianta ellittica.
5. Via Palestro 14 (1947-1954) – Il PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea) occupa l’area delle scuderie di Villa Reale, distrutte dai bombardamenti. Dietro le facciate neoclassiche conservate, Gardella concepisce uno spazio articolato per esporre diversi materiali artistici: una serie di sale affiancate per le opere pittoriche, uno spazio ribassato con vetrate per le sculture, una galleria al primo piano per le stampe e i disegni.
6. Piazza Monte Titano (1983-1999) – Il nuovo fabbricato viaggiatori della stazione di Lambrate viene pensato da Gardella come affaccio rappresentativo della stazione verso i quartieri periferici. È un lungo corpo di fabbrica in mattoni con una copertura a botte, che richiama la forma di un vagone ferroviario. All’interno, l’atrio diventa spazio di mediazione tra la quota della città e quella dei binari.
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