Mar. Lug 16th, 2024

Rubens Fogacci, Autoritratto

La pittura di Fogacci è l’effetto di una sorpresa, di un qualcosa che vive e si muove al di sotto della superficie piana del colore, di una ricomposizione che procede per progressive intensificazioni di figura. La sfida per il futuro sarà quella di consegnare tale patrimonio pittorico al servizio di una tridimensionalità e “vividezza” delle forme, che non disperda quella peculiare cifra stilistica che trae dalla schiettezza e dalla naturale scioltezza pittorica la propria forza espressiva. All’artista il compito di complicare la semplicità e rinnovarne la chiarezza, agevolando la riflessione. (Testo critico di Alberto Gross)

 

 

 

 

 

 

 

 

Antonella Incorvaia, Mattanza

Antonella Incorvaia nasce a Catania nel 1967. Inizia da bambina a giocare con colori e fogli e non con le bambole come le sue coetanee. Grazie al suo talento naturale partecipa a diversi concorsi di pittura ottenendo buoni risultati, aggiudicandosi diversi premi. In seguito si occuperà anche di teatro in qualità di scenografa per una compagnia teatrale in Svizzera. Attualmente vive in Svizzera e lavora nel suo atelier, espone in Svizzera e in Italia.

 

 

 

 

 

 

Aimèe

Aimée è nata nella provincia bolognese nel 1963. Diplomata al Liceo Artistico di Bologna, passa attraverso schiaccianti vicissitudini familiari ed esistenziali. La pittura è indisciplinata, discontinua. Più rifugio e consolazione che attività. Dal 1991 inizia ad esporre disegni e carboncini, prima a Bologna poi a Lugano, per Accademia Italiana. Dal 1995 è presente a Montecarlo alla galleria Pictural tramite Beaux-arts. A ottobre 2004 mostra riservata “Intima rincorsa” a Bologna. Dal 2009 abbandona definitivamente il genere figurativo classico, la produzione artistica si fa intensa e metodica. Nel 2011 partecipa a diverse collettive al Circolo Artistico di Bologna. A febbraio 2012 è presente a BO-EXPO presso la Galleria Wikiarte e ad Arte Fiera di Genova. Nella più recente ricerca artistica da un’intima delicata imperfezione affiorano malinconiche reminiscenze del ‘900. In un soave disordine onirico appare la scoperta infantile del calore di un passato non vissuto. Indispensabile gabbia inversa, scorcio defilato, da cui osservare una realtà arrogante e sinistra..(Testo critico di Vladimir Cicognani)

 

 

 

 

 

Davide Foschi

Oltremodo anomala, inconsueta, una trama di colore esposta in sintesi estrema, priva di restrizioni, senza mediazione alcuna: è certo un tipo di pittura che si rivolge ad un fruitore pratico di straniamenti, di mescolanze, che esiga un coinvolgimento totale, sia emotivo che cerebrale e – letteralmente – metafisico. L’intero processo artistico di Davide Foschi è un’ipotesi di erosione spazio-temporale, una rottura e proseguimento di una consequenzialità logica, eversione di ogni ordine fisico e spirituale.La pittura dell’artista è fitta, segmentata, restituita attraverso possibilità di letture di gradi ulteriori, voragini aperte lungo un tessuto testuale che innalza e discende, una speciale visione dinamica “ultramobile” che vive di passato e futuro nel medesimo istante di presente fisicità teatrale narrativa. (…) Tutto quanto muove l’arte di Davide Foschi pare essere una volontà di emersione, di creazione di luce, un’ evoluzione divenuta movimento onnicomprensivo che parta dal dipinto per raggiungere l’interiorità dell’osservatore: vale a dire pittura alchemica, trasformatrice, in grado di prendere per mano il pensiero e trasportarlo oltre, avanti, entro il virtuosismo congelato della temporalità immobile. (Testo critico di Alberto Gross)

 

Presentazione a cura del Critico Alberto Gross e dal Prof. Vittorio Riguzzi

Patrocinio Regione Emilia Romagna

Durata mostra: dal 26 maggio al 7 giugno 2012

dal mercoledì al sabato dalle 10.30 alle 19.00 orario continuato

martedì e domenica dalle 15.00 alle 19.00

lunedì chiuso.

Ingresso libero

 

Galleria Wikiarte

Via San Felice 18 – 40122 Bologna

www.wikiarte.com

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