Ven. Nov 22nd, 2024

Un grande evento: la lettura fatta da Mario Martone e dal Teatro Stabile di Torino di uno dei capisaldi della letteratura italiana, le “Operette morali” di Giacomo Leopardi. Un testo non teatrale che, alla prova del palcoscenico e della recitazione di uno straordinario gruppo di attori di primo piano del panorama nazionale, dimostra tutta la sua teatralità più intrinseca. Ne viene fuori uno spettacolo di grande profondità, ma anche di incredibile leggerezza (e comicità), che ha vinto – non a caso – il Premio Ubu per la miglior regia, e che torna in scena per questa stagione in una tournée ristretta a soltanto cinque città in tutta Italia, dopo il debutto alla presenza del presidente Giorgio Napolitano e il successo a Parigi al Théâtre de la Ville.

Lo spettacolo approda a Bologna, a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485; info 051.566330 – www.teatridivita.it), martedì 15 e mercoledì 16 maggio, ore 21.

 

FONDAZIONE DEL TEATRO STABILE DI TORINO

presenta

OPERETTE MORALI

di Giacomo Leopardi

adattamento e regia Mario Martone

scene Mimmo Paladino

costumi Ursula Patzak

luci Pasquale Mari

suoni Hubert Westkemper

dramaturg Ippolita di Majo

aiuto regia Paola Rota

scenografo collaboratore Nicolas Bovey

la musica per il Coro di morti nello studio di Federico Ruysch è di Giorgio Battistelli (Casa Ricordi – Milano)

esecuzione Coro del Teatro di San Carlo diretto da Salvatore Caputo

con (in ordine alfabetico): Renato Carpentieri, Marco Cavicchioli, Roberto De Francesco, Paolo Graziosi Giovanni Ludeno, Paolo Musio, Totò Onnis, Franca Penone, Barbara Valmorin

 

Le Operette morali sono una raccolta di 24 componimenti in prosa, dialoghi e novelle, che Giacomo Leopardi scrive tra il 1824 ed il 1832. In essi troviamo l’anima più profonda dell’autore: il rapporto dell’uomo con la storia, con i suoi simili e in particolare con la Natura; il raffronto tra i valori del passato e la situazione statica e decaduta del presente; la potenza delle illusioni e della gloria.

I temi affrontati sono fondamentali, primari: la ricerca della felicità e il peso dell’infelicità, la natura matrigna, la vita che è dolore, noia. In questo panorama di atmosfere astratte e glaciali la ragione si distingue come unico strumento per sfuggire alla disperazione.

Le Operette rappresentano una perfetta orchestrazione di toni sulla vita e sulla morte: nella visione leopardiana, l’uomo si muove all’interno di una natura cieca, dalla quale non può ottenere nulla.

Sprezzante verso l’idea di progresso, scientifico e spirituale, il poeta irride le conquiste dell’umanità come pure finzioni, chimere di un progresso senza costrutto.

Cosa rimane dunque all’uomo?

Martone riprende il filo del suo spettacolo del 2004, l’Opera segreta, il trittico la cui ultima parte era dedicata al lungo soggiorno napoletano di Giacomo Leopardi, e torna al poeta recanatese, mettendo in scena le Operette morali (“un testo che – spiega il regista – la drammaturgia contemporanea ci mostra oggi in tutte le sue potenzialità teatrali”), prima di affrontare la vita di Leopardi al cinema, nel suo nuovo film, in preparazione, dopo Noi credevamo.

“Una curiosa, fantasticante, dolorosa Babele di sistemi dialettici e ragionativi, un crocevia allegorico di personaggi della mitologia, della letteratura e della filosofia e di entità emblematiche” (Rodolfo Di Giammarco, La Repubblica)

“Uno spettacolo di formidabile presa teatrale: esalta una lingua il cui suono può provocare brividi di piacere; scende dritta come un laser nel nucleo del pensiero leopardiano (…); estrae guizzi di teatralità genuina e in qualche tratto irresistibile” (Osvaldo Guerrieri, La Stampa)

 

Parte prima:

1. STORIA DEL GENERE UMANO

2. DIALOGO D’ERCOLE E DI ATLANTE

3. DIALOGO DELLA TERRA E DELLA LUNA

4. DIALOGO DI UN FOLLETTO E DI UNO GNOMO

5. DIALOGO DI MALAMBRUNO E DI FARFARELLO

6. ELOGIO DEGLI UCCELLI

7. DIALOGO DELLA NATURA E DI UN’ANIMA

8. DIALOGO DI TORQUATO TASSO E DEL SUO GENIO FAMILIARE

9. DIALOGO DI TIMANDRO E DI ELEANDRO

10. DIALOGO DELLA NATURA E DI UN ISLANDESE

11. DIALOGO DI FEDERICO RUYSCH E DELLE SUE MUMMIE

 

Parte seconda:

1. LA SCOMMESSA DI PROMETEO

2. DIALOGO DELLA MODA E DELLA MORTE

3. CANTICO DEL GALLO SILVESTRE

4. DIALOGO DI UN VENDITORE D’ALMANACCHI E DI UN PASSEGGERE

5. DIALOGO DI PLOTINO E DI PORFIRIO

6. DIALOGO DI TRISTANO E DI UN AMICO

7. DIALOGO DI CRISTOFORO COLOMBO E DI PIETRO GUTIERREZ

 

FONTE: Ufficio Stampa Teatri di Vita

 

TEATRI DI VITA

Centro Internazionale per le Arti della Scena

Via Emilia Ponente 485 – 40132 Bologna – Italia

www.teatridivita.it

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