Mar. Lug 16th, 2024

Danzatore e autore delle proprie creazioni: è Marco D’Agostin, 25 anni, nome emergente della danza contemporanea, che a Teatri di Vita presenta due sue creazioni, l’assolo che lo ha fatto conoscere due anni fa e il nuovissimo progetto ancora “in progress”. Si tratta di “Viola” e di “Per non svegliare i draghi addormentati” (quest’ultimo con la partecipazione anche di Francesca Foscarini), in programma venerdì 4 maggio, alle ore 21, a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485; info 051.566330 – www.teatridivita.it).

D’Agostin è stato uno dei tre creatori e danzatori di “Spic & Span”, segnalazione al Premio Scenario, presentato a Teatri di Vita in aprile. Ma è anche il protagonista del film di Marco Righi “I giorni della vendemmia”, uscito recentemente. Insomma, una giovane personalità artistica, capace di cimentarsi e di stupire in ambiti diversi. E che venerdì 4 maggio ci mostrerà le sue due creazioni coreografiche.

Lo abbiamo visto nello spettacolo Spic & Span, segnalazione speciale del Premio Scenario 2011 e presentato a Teatri di Vita in aprile. Lo abbiamo visto anche come attore nel film I giorni della vendemmia di Marco Righi. Marco D’Agostin è uno dei nomi emergenti e più promettenti della giovane danza contemporanea italiana.

Ecco, allora, una serata in compagnia di questo “danzautore”, con l’assolo che due anni fa lo ha portato all’attenzione della critica e con l’ultimo progetto, ancora in fase di elaborazione, di cui presenterà uno studio.

“Viola”, il colore associato alla lunghezza d’onda più corta e alla frequenza più alta, il colore del doppio, della transizione ma anche della volontà di essere diversi e della carica erotica. In esso, la vitalità del rosso e l’intimità del blu. La forza che sprigiona: primitiva, violenta, istintiva.

‘Vìola’, la terza persona singolare del presente indicativo di ‘violare’, il cui significato centrale è quello di “andare oltre una soglia con un’azione di forza o illecita” e alla cui origine sta forse il termine latino ‘vis’, ovvero ‘forza’.

Viola, ragionamento sulla violenza del porsi e sulle sue conseguenze.

Vincitore del Premio del Pubblico e della Giuria – Gd’A Veneto 2010

 

Nella stessa sera, Marco D’Agostin presenterà il primo studio del suo nuovo spettacolo: “Per non svegliare i draghi addormentati”, progetto finalista del Premio Prospettiva Danza Teatro 2012.

Il progetto, ideato e condotto da Marco D’Agostin, vede in scena lo stesso autore con Francesca Foscarini.

Dalle Note di lavoro:

Cosa ne è di un principe spogliato del proprio scettro e della propria corona e ritrovato una mattina su una spiaggia deserta?

E di chi, molto lontano da lì, è rimasto a riempire una stanza vuota col suo abito lungo?

Dove risiedono i segni della perduta regalità di questi due personaggi, negli oggetti e nelle persone che un tempo stavano attorno a loro, oppure altrove, in un luogo ancora da raggiungere, verso il quale serve correre con gambe forti?

Nato come riflessione sulla perdita di potere e sulla necessità di interrogare continuamente la relazione tra sé e il mondo circostante, Per non svegliare i draghi addormentati è un lavoro sul ricordo come azione.

È il tentativo di ricostruire la propria immagine e il proprio stare a partire da un punto che risiede dietro e lontano da noi, e verso un punto che non scorgiamo ancora, del quale abbiamo forse paura.

FONTE: Ufficio Stampa Teatri di Vita

 

TEATRI DI VITA

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via Emilia Ponente 485 – 40132 Bologna – Italia

www.teatridivita.it

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