La Galleria “Arianna Sartori – Arte & object design” di Mantova il prossimo 21 aprile inaugura l’importante mostra personale dello scultore Simon Benetton. L’artista trevigiano, che sarà presente alla vernice, per la mostra mantovana intitolata “Segni di fuoco”, ha deciso di esporre diciotto opere comprendenti una piastra in acciaio, tre tecniche miste e tredici sculture di recente produzione.
Simon Benetton è nato il 24 ottobre 1933 a Treviso, dove tuttora abita e lavora, nel suo Studio-Laboratorio. Fin da giovanissimo il ferro ha rappresentato per lui un mondo infinito. Ha frequentato i corsi liberi dell’Accademia delle Belle Arti di Venezia, per poi avventurarsi in una solitaria, liberissima ricerca individuale.
Diversi sono i periodi della sua formazione: dal figurativo alla vibrazione plastica nello spazio, dal modulo come simbolo dell’impulso alla dinamica spaziale, dalla piastra alla macrostruttura come elemento ed espressione della volontà e della conquista dell’uomo moderno. Infatti negli ultimi suoi studi la scultura ha preso nuova dimensione, proiettandosi nello spazio urbano come espressione di libertà e di progresso fino ad arrivare al connubio tra ferro e cristallo. Le sue opere sono state esposte in mostre temporanee, collettive e personali, organizzate in spazi pubblici a cura di Enti e Città italiane e straniere (Germania, Francia, Inghilterra, Spagna, Finlandia, Stati Uniti, Brasile, Cina, Austria, Giappone, Polonia, Cekoslovacchia, Belgio).
Numerose sue opere sono permanentemente esposte in prestigiose collezioni, musei pubblici e privati, in luoghi pubblici sempre accessibili, piazze e giardini di molte città: 1993 sculture “Icaro”, città di Bonn; “Molteplicità”, Industrie Muller, Bunde (Germania); 1995, Toronto (Canada) Istituto di Cultura Associazione Veneta, “Volontà di credere. Monumento a Giovanni Caboto”. 1998 monumento al lavoro “Armonie”, Francavilla Fontana (Br). 2002 “Fonte di Armonia” Stadio ECOPA, Aino, Parco Sport, Ogasayama, Città di Fukuroi, Campionati mondiali di calcio in Giappone. Per il Comune di Cesena, “La grande foglia”. Per la Banca Popolare di San Felice sul Panaro (Mo), “Determinazione”. Per Polesine Innovazione, Taglio di Po (Ro), esegue “Oasi del tempo”.
Nel 2011 gli viene dedicato un Palazzo, Centro Storico, Valdobbiadene, palazzo “Simon Benetton” con relativa antologica nella Associazione culturale “Papa Benedetto XI”.
Per il suo lavoro hanno scritto critici e storici dell’arte del calibro di Umbro Apollonio, Mirella Bandini, Dino Buzzati, Enrico Crispolti, Raffaele De Grada, Floriano De Santi, Marco Goldin, Luigi Lambertini, Carlo Levi, Giuseppe Marchiori, Aldo Passoni, Carlo Sala, Marco Valsecchi, Marcello Venturoli.
FONTE: Galleria Sartori Arianna
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