Mare Bianco non è finzione, è come i Turchi chiamano il Mediterraneo. In arabo al-Baḥr al-Abyaḍ al-Mutawassiṭ, il Mare Nostrum -stretto fra le terre- unisce e separa milioni di persone.
Luogo di speranza e disperazione, di civiltà e di inciviltà, di storia e futuro.
Oggi più che mai luogo centrale per lo sviluppo dell’Italia e dell’Europa che si confrontano con le aspettative di libertà ed emancipazione dei popoli che sul Mediterraneo si affacciano. Paesi, culture, storie a cui l’Italia e l’Europa devono guardare.
Dopo i 12 mesi dedicati ai 150 anni dell’Unità di Italia vogliamo scoprire il nostro paese riflesso negli occhi di chi vive oltre il confine. Con il progetto Mare Bianco: il Mediterraneo visto da Sud puntiamo a intrecciare energia e volontà di miglioramento, ricchezza ed esperienze di convivenza e cooperazione economica.
Diventare, anche solo per un attimo, ognuno nodo della stessa rete.
Il progetto si concretizza in arte con l’installazione “Marebianco: reti frattali, altoparlanti ultrasonici” – di Fernando Garbellotto ed Emanuele Wiltsch Barberio – ed in confronto costruttivo con le conversazioni dedicate al Mediterraneo, previste nel corso del 2012.
FONTE: Anti Galleria d’Arte Contemporanea e Lombardini22
Lombardini22
Via Lombardini 22 – 20143 Milano MI
.