Due sguardi sull’amore, sulla ricerca dell’amore e sul dolore dell’amore. La storia di coppie nella grigia quotidianità delle loro relazioni, e la crisi della figura paterna e del rapporto frantumato con il figlio. Due voci e due corpi d’attore che nella stessa serata, giovedì 22 e venerdi 23 marzo (alle ore 21) abiteranno con le loro storie i due spazi di Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485; info 051.566330 – www.teatridivita.it).
Anna Amadori e Filippo Plancher, esponenti di grande energia e capacità poetica di una generazione di interpreti che a Bologna stanno dando da tempo un apporto artistico di primo piano, sono uniti in una serata che li vedrà alle prese con le loro ultime creazioni, elaborate in residenza a Teatri di Vita: “Principianti – Un racconto sull’amore” di e con Anna Amadori e “Da parte a parte – Ritagli di padre” di e con Filippo Plancher.
Prima uno spettacolo, in uno spazio; poi l’altro, nell’altro (il biglietto unico dà diritto alla visione di entrambi): un dittico dell’amore e della mancanza, di grande emozione.
“Principianti – Un racconto sull’amore”: Un sabato pomeriggio di festa, due coppie in un soggiorno, incorniciate da una finestra, al tramonto del sole sui campi nel vento, iniziano a parlare d’amore, di cosa è l’amore, il vero amore. Il gin che continua a girare, la luce che non sembra mai finire fermano il tempo dei quattro intorno al tavolo, nella luce radente; fra noccioline, lacrime, formaggio e gin, le loro storie affiorano come bave di nebbia che svelano e al tempo stesso nascondono un paesaggio umido, inconoscibile e sfuggente, come l’amore del resto…
Anna Amadori presenta uno studio del suo nuovo lavoro “dove si uniscono alcune mie passioni – per la lettura pubblica, per Raymond Carver, per le canzoni d’amore – e l’esigenza di parlare di un quotidiano mistificato dalla sovraesposizione mediatica e celato in zone d’ombra dolorose. In equilibrio fra lettura e spettacolo, Principianti–un racconto sull’amore fa dello spazio stesso, pensato come gli ‘on sale’ privati, il mezzo di narrazione. La scena con i suoi oggetti crea la sovrapposizione fra la storia letta e quella di chi legge, storia questa solo intuibile, da costruire come un Lego incompleto”.
“Da parte a parte – Ritagli di padre” è un racconto toccante e lieve sul dramma dei padri separati e del loro rapporto con i figli lontani.
“I grandi si inventano la vita un giorno sì e l’altro pure, poi magari si dividono, e va bene. Perché sono in due. Uno da una parte e l’altro dall’altra. Ma i piccoli? Come si dividono quelli? Mezzo a te e mezzo a me? Allora si fa finta di non vedere, di non sentire, di non capire. Tanto poi passa, ci si abitua, tanto siamo in buona compagnia. Anzi! Non si tratta di dividere, macché dividi! Si raddoppia! Due case, due pigiami, due televisori, due spazzolini, due indirizzi, quante agende! E il padre diventa il compagno di giochi della domenica, l’organizzatore di gite mirabolanti…”
Quello descritto da Filippo Plancher è “uno spazio nel tempo dove il dolore per la separazione dal figlio trapassa e viene accolto, dove anche la tragedia è contemplata, forse per evitarla. Su questa Terra di mezzo, in scena, abitano personaggi diversi, dolci, grotteschi, dalle storie frantumate, ritagli di padri insieme ai loro stessi padri e figli, che provano a riprendere il filo della memoria cercando una nuova continuità”. Un tema scomodo, adatto a tribunali o pagine di cronaca: la crisi del padre, la frantumazione dei tempi, la partizione degli affetti. Con ironia e con passione.
TEATRI DI VITA
Centro Internazionale per le Arti della Scena
via Emilia Ponente 485 – 40132 Bologna – Italia
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