A Palazzo Lomellini, dal 16 al 25 marzo 2012 è protagonista l’art designer piemontese Diego Maria Gugliermetto con la mostra “L’impossibile gusto del paradossale”, curata da Monica Mantelli.
Surreali ed enormi fiori, orologi, pasticcini, praline riproposti insieme a altri divertenti oggetti di interior design sui due piani del prestigioso palazzo carmagnolese, raccontano con ironia il gusto per il paradossale dell’artista che prosegue la tradizione dell’art design nata a Torino negli Anni Sessanta. Una mostra adatta a grandi che vogliono tornare bambini e a bambini che vogliono rimanerci.
Venerdì 16 marzo in occasione del vernissage della mostra – dalle ore 17 sino alle ore 19,30 – alcuni ballerini interpreteranno coreograficamente gli iperbolici pouff a pasticcino e pralina dell’art designer attraverso momenti di teatrodanza. Un’occasione unica per vivere in modalità scenografica i dissacranti lavori del Maestro piemontese. Tutti gli approfondimenti su: www.gugliermettodiego.it alla sezione Eventi.
Inoltre, sempre venerdì 16 marzo, sempre in piazza S. Agostino a Carmagnola, dalle ore 21.00 alle ore 23,30, abbinato alla mostra, avrà luogo l’evento “TANGO & DESIGN”. Una serata danzante con dj set ed esibizione di tango a cura di ETNOTANGO, con il “coinvolgimento” alcuni dei pezzi di Diego Gugliermetto.
Approfondimenti su: http://digilander.libero.it/etnotango/eventi
Info per il pubblico: Comune di Carmagnola Ufficio Cultura e Turismo, tel. 011.9724238
Dalla presentazione critica alla mostra: “La forza del lavoro di Diego Maria Gugliermetto, non è solo nell’astuta discussione sulla rilettura di elementi quotidiani, ma nella sua ironica abilità nel moltiplicare dimensioni convenzionali di cibo, oggetti e flora rendendo ciò che sembra assurdo possibile.
Ecco dunque che l’ art – designer piemontese – che attinge sin da piccolo dalle pazze realizzazioni Gufram, all’epoca azienda di famiglia – sperimenta sin da allora forme e materiali a metà tra la produzione seriale e artigianato artistico che oggi si traducono in imponenti poltrone “Nodo”, giganteschi pouff a mo’ di pasticcino o pralina che troneggiano impertinenti, divani di cioccolato che suggeriscono iperglicemici sonnellini, iperbolici orologi colanti che battono il tempo a ciclopici fiori rampicanti.
Il suo modo di ingrandire – alleggerendo con l’artificio della gommapiuma – i pesi di oggetti, piante, tavoli, divani, poltrone e sedute che concedono di essere spostati con un dito, ci fa intuire che l’autore si sia ricordato del Surrealismo onirico di Magritte quando il pittore francese accostava, sospesi tra cielo e terra, una nuvola a una pietra.
Onnipotenza del Fantastico, che grazie all’ impiego del poliuretano espanso alimenta la proiezione paradossale di questo artista. Con… Gusto!
Un rifugio salvifico del buonumore plurisensoriale, che offre una buona sponda per solleticare l’appetito di quel Moby Dick che vive in ognuno di noi.”
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