Mar. Dic 3rd, 2024

Il progetto vuole essere un omaggio a tutte le donne nel mese in cui ricorre la loro celebrazione e alla figura femminile in sé, come principale soggetto di ispirazione per il linguaggio dell’arte.

Testo critico a cura di Ilaria Sisti

 

Da secoli le raffigurazioni artistiche colgono ogni sua minima sfumatura, fisica e mentale. La donna, quindi, dagli esordi come musa ispiratrice ha saputo conquistarsi mano a mano un ruolo di protagonista anche nel mondo artistico, fino ad avere una posizione di privilegio negli eventi artistici e culturali del XX secolo. Difatti, in un periodo come il nostro, dove si parla molto del ruolo della donna nella società contemporanea, sette artisti fotografi propongono il loro punto di vista per meditare sulla figura della donna oggi. Anche se realizzano opere molto differenti tra loro, quello che li unisce è l’espressione elegante nel rappresentare la figura femminile che ha come comune denominatore l’esaltazione della loro totale bellezza. Infatti le immagini rendono protagonista ogni donna ritratta e ne fanno emergere il carattere che può essere forte, puro oppure spirituale.

Alfredo Anceschi è fotografo di teatro da oltre venticinque anni, ha partecipato a vari eventi e mostre in ambito fotografico e artistico. Nelle opere degli ultimi anni aggiunge all’immagine fotografica una ricerca grafica, usando il computer come pennello virtuale. Lavora presso la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e La Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto. Ha collaborazioni con vari balletti a livello internazionale. Le foto della mostra sono ritratti di ballerine durante le performance,cercando di cogliere alcuni momenti di intensa concentrazione e movimento. Il movimento e la sfocatura sono alla base di questa ricerca sulla danza. “L’immagine coglie il sentire…il sentire e la danza”.

Fabrizio Capsoni è un uomo nato per caso in questo secolo, non si sa perché a Milano, ove vive e lavora anche come imprenditore, ma “nasce” come fotografo negli anni 80. Nella ricerca del “bello” non potevano mancare le figure femminili: lavora con molte modelle che porterà in paesaggi incontaminati per integrarle nelle sue immagini, lui stesso dice: “Il mio obiettivo è di rappresentare con eleganza la sensualità del corpo femminile; non cercate di spiegare a parole queste immagini, gustatele e amatele in un volo di sensazioni.” Fabrizio Capsoni è dunque un fotografo di paesaggi, natura, reportage, moda, viaggi, persone e grazie alle tecniche più attuali del Bianco e Nero produce opere anche fine-art.

Giordano Ernesto Sala vive e svolge la professione d’architetto in provincia di Como. Nell’ottobre 2011 riceve un riconoscimento “Oscar della cultura” a Firenze dall’Associazione Galleria D’Arte Centro Storico. Da sempre attratto dalle varie forme artistiche, negli ultimi anni si è maggiormente dedicato alle realizzazioni fotografiche e attraverso queste, nella ricerca di luce e movimento approfondisce i temi a lui cari: scrittura con le luci, fissare i movimenti delle persone e oggetti ed infine animare le architetture.

Grazia Lavia White Poetic Dress – Il Bianco Vestito di Emily Dickinson: Un Abito Bianco, un Abito che protegge, che veste di Poesia e di Leggenda, ma nello stesso tempo diventa una Gabbia. Gabbia per lo spirito inquieto di Emily, per i suoi amori lacerati/laceranti. Gabbia che la isolò dal mondo reale, ma che fece esplodere da lei un universo incantato di parole, di fulminanti e annichilite visioni. Emily Dickinson, poeta, visse nell’800, ubbidì sempre a suo padre, negli ultimi 20 anni della sua vita, vestita di bianco, non uscì quasi mai dalla sua stanza, non si concesse alla vista di nessuno, non pubblicò le sue poesie.Una vita negata, apparentemente. Ma la sua grande libertà di pensiero e un sottile erotismo, che la avvicina alle grandi mistiche, la faceva volare via….

Rodolfo M. Rocca fotografo emergente nato a Roma nel 1982, si forma a Barcellona (España),presso l’I.D.E.P. (Instituto Superior de Diseño, asociado a la Universitat Abat Oliba CEU, y Escuela de la Imagen. Estudios de Diseño Gráfico, Diseño Multimedia). Culturalmente orientato nell’ambito della Psicologia Olistica e Transpersonale della scuola Estel di Barcellona, l’autore coniuga la percezione visiva con le suggestioni del profondo filtrate attraverso il medium fotografico.

Simone Ascari architetto libero professionista, vive a Quattro Castella (RE) e lavora tra Quattro Castella, Bologna e Rimini. Appassionato di fotografia ed arti visive, ha partecipato a mostre, esposizioni ed eventi in ambito artistico e fotografico. La sua personale ricerca fotografica si muove in territori nei quali i confini tra la fotografia e le altre arti visive non esistono più, in un ambito di contaminazioni linguistiche di forte impatto emozionale. Nelle opere recenti, la continua trasformazione delle forme nell’universo materiale è rappresentata attraverso una “poetica della deformazione” di matrice espressionista, che diviene simbolo di questa costante metamorfosi.

Tamara Ramos la fotografia è sempre stato un metodo straordinario per esprimere emozioni nella sua vita. Tutte le sue immagini riflettono sui ruoli di genere e la fragilità dei problemi della società come la violenza domestica, i diritti umani, diritti delle donne e la loro bellezza. Questi temi sono spesso visualizzati con storie, paure, e le esperienze che ha incontrato nella sua vita. Una delle sue citazioni preferite è “se non si usa il tuo talento ti sarà tolto”, raccontata da un artista straordinario che ha perso la capacità di dipingere a causa dell’alcool, suo padre. La sua intenzione è sempre stata quella di contribuire a mostrare diverse prospettive attraverso la fotografia.

 

Chie Art Gallery

Viale Premuda 27, 20129 Milano

Responsabile : CHIE YOSHIOKA

www.chieartgallery.com