Di Stefano Boninsegna
Il polo fieristico di Bologna nasce nel 1888, l’8 Maggio 1964 è la data di posa della prima pietra dei padiglioni progettati da Leonardo Benevolo, Tommaso Giuralongo e Carlo Melograno e nel 1965 il taglio del nastro viene fatto da Aldo Moro, allora Presidente del Consiglio. Nasceva la moderna fiera di Bologna, sul modello milanese, come la più moderna ed attrezzata d’Italia. Naturalmente l’estetica del quartiere seguiva la stessa ambizione con infrastrutture imponenti e grattacieli. Ciò che si vede oggi del quartiere fieristico bolognese è solo una parte del generale progetto originario dell’architetto Kenzo Tange, progetto che con gli anni è stato rimpicciolito nei metri quadri, ma anche nelle ambizioni.
Negli ultimi dieci anni, in particolare dalla nascita della nuova fiera di Rimini e di Milano a Rho, Bologna ha perso manifestazioni e conseguentemente durata e numero dei posti lavoro con un notevole danno economico per tutto il suo indotto che va dai parcheggi, agli hotel, al turismo, a tutti i servizi per il transito e la permanenza dei visitatori.
Nonostante questo declino ancora in atto, il Gruppo BolognaFiere si è dotato recentemente di un’uscita autostradale diretta, di grandi parcheggi, di un eliporto e di nuovi capannoni. Tutte infrastrutture ora sottoutilizzate ma che sono un patrimonio pronto per il rilancio.
Infrastrutturalmente due sono i punti che ancora non funzionano: l’uscita autostradale diretta verso il parcheggio multipiano, che è un collo di bottiglia che ingorga sia l’autostrada che l’accesso alla fiera, e il quartiere fieristico storico che versa in condizioni di degrado dovuto alla sua età e andrebbe rapidamente restaurato con un piano generale di recupero che dia lustro all’immagine del quartiere fieristico.
Il Gruppo BolognaFiere resta comunque uno tra i principali organizzatori fieristici europei e uno dei quartieri espositivi più avanzati al mondo. Il Gruppo gestisce tre quartieri fieristici (Bologna, Modena e Ferrara) con oltre 75 manifestazioni leader in Italia e all’estero; è attivo con numerose società che realizzano una vasta proposta espositiva e che forniscono alle aziende tutti i servizi specialistici e di promozione per partecipare con successo ad ogni manifestazione fieristica.
Anni di bassa politica e stagnazione economica sembrano vedere negli ultimi mesi una reazione della città con l’attivazione di istituzioni e aziende: Unindustria con la sua rete di imprese e la promozione della città, Fondazione Carisbo con il progetto Genus Bononiae, GD con l’opera di mecenatismo, il MAMBO con nuove manifestazioni di respiro internazionale, rassegne culturali importanti come il Festival Internazionale di Santo Stefano e perchè no anche la voglia di ripulire le vie cittadine imbrattate e deturpate da graffiti squallidi.
La recente presidenza di Fabio Roversi Monaco sembra andare in questa stessa direzione cercando il rilancio di BolognaFiere, azienda che la città di Bologna non può permettersi di perdere.
Si è iniziato con un necessario ripensamento dei vertici e continuato con la fondamentale operazione di attrazione delle manifestazioni di cui uno dei primi risultati è la ricomparsa sotto le due torri del Salone della Comunicazione Pubblica.
BolognaFiere sta ritornando ad essere un catalizzatore di energie con legami stretti con la città e le sue infrastrutture, prime tra tutte la stazione ferroviaria in rifacimento e il rinato aeroporto Marconi che è l’esempio, sotto l’ottima direzione di Giuseppina Gualtieri, di come si può rilanciare e ben dirigere un’azienda.
Il nuovo sito web di BolognaFiere è lo specchio di questa attività più o meno visibile, ma soprattutto è lo specchio di cosa vuole dire essere una grande azienda che lavora per la città con rispetto e attenzione verso tutto ciò che la circonda, perchè solo valorizzando e migliorando l’esistente si crea terreno fertile per fare crescere le nuove idee imprenditoriali, artistiche, culturali, politiche e sociali.
Leggiamo sul nuovo sito web www.bolognafiere.it: situata a 10 minuti dalla fiera, Bologna sa unire in perfetta armonia cultura e sapere, convivialità e buona cucina, tradizioni ed una mentalità sempre aperta al futuro. Una metropoli innovativa con un cuore medievale tra i meglio conservati: 40 km di portici, musei, teatri, cinema, oltre 200 biblioteche, locali e ristoranti e una sempre vivace vita sociale e notturna. Per un risultato che tutto il mondo ci invidia.
Mille contrasti per un unico inarrivabile fascino: questa è Bologna. Bologna Fiera, Fiera Bologna!