Una storia cruda e delicata al tempo stesso, quella di un ragazzino che vuol bene al padre e ai fratelli delinquenti, ma che si innamora romanticamente di un poliziotto. Una scheggia narrativa geniale ed emozionante, senza morbosità o ambiguità, conficcata nella vivace descrizione neorealistica dei bassifondi di Manila, che ci regala un’incantevole storia d’infanzia e di analisi sociale. Si intitola “The blossoming of Maximo Oliveros” il film-rivelazione di Auraeus Solito, che è sbarcato dalle Filippine nei festival internazionali facendo incetta di premi, da Berlino a Rotterdam a Torino. Il film si può vedere all’interno della rassegna “D’amori sconfinati”, giovedi 22 dicembre, alle ore 21, a Teatri di Vita a Bologna (via Emilia Ponente 485; info 051.566330 – www.teatridivita.it).
La purezza del primo amore si confronta con lo squallore e la corruzione dei bassifondi di Manila. Maxi è un ragazzino omosessuale completamente devoto alla sua famiglia di criminali. Pulisce casa, lava la biancheria, ammenda i jeans rovinati, e se le cose prendono una brutta china, è sempre pronto a coprire le malefatte dei suoi parenti. Finché incontra Victor, un poliziotto idealista e affascinante. Maxi stringe amicizia con Victor che, offrendo nuova speranza per una vita migliore a Maxi, attira su di sé l’ira dell’intera famiglia criminale.
Il regista Auraeus Solito è cresciuto nel quartiere di Manila Sampaloc, lo stesso in cui è ambientato il film. Da studente è diventato consapevole delle sue origini culturali. Ha iniziato a scrivere e poco dopo si è dedicato al cinema. I suoi cortometraggi e video hanno ricevuto numerosi premi. Questa è la sua straordinaria opera prima, che ha colpito e affascinato migliaia di spettatori in tutto il mondo e che mostra la notevole vitalità del cinema filippino. Con un attore ragazzino davvero straordinario, e con una musica pudica e suggestiva per sola chitarra che accompagna con discrezione tutta la storia.
Teatri di Vita
Via Emilia Ponente 485, Bologna;
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