Mar. Lug 16th, 2024

Unitamente alla sicura padronanza dell’orditura strutturale riguardante la collocazione delle immagini, le tele di Angela Policastro rivelano una inusuale ariosità cromatica che conferisce alle opere da lei eseguite una freschezza ed una effervescenza tonali in grado di suscitare immediate sensazioni di piacevolezza. La sua attività di pittrice e scultrice, derivante da una formazione affidata a regolari studi presso l’Accademia Albertina di Torino, ha esplicitato, sin dalle prime proposte estetiche , delle peculiarità specifiche che si dispiegano in maniera oltremodo convincente un po’ in tutte le tematiche trattate…

Dal comunicato ufficiale

 

Nel fondo dell’universo enigmatico di Catia Battenti c’è una sostanza, un elemento che si inserisce tra sensazione e percezione: una intensità stupefacente che “illimita” l’immagine, trascende i confini del quadro e si traduce in soffio, spirito, consapevolezza. Il tempo del dipinto oltrepassa la narrazione sequenziale e cronologica per congelarsi nella verticalità dell’istante: il disagio emotivo che ne deriva è uno schiaffo all’indifferenza, un invito alla riscoperta delle radici profonde dell’interiorità, un invito ad ascoltare e osservare le sue opere.

Un Codice QR (in inglese QR Code) è un codice a barre bidimensionale (o codice 2D), ossia a matrice, composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema di forma quadrata. Viene impiegato per memorizzare informazioni generalmente destinate ad essere lette tramite un telefono cellulare. In un solo crittogramma sono contenuti 7.089 caratteri numerici o 4.296 alfanumerici. Il nome QR è l’abbreviazione dell’inglese quick response (risposta rapida), in virtù del fatto che il codice fu sviluppato per permettere una rapida decodifica del suo contenuto. Ma tutto questo cosa c’entra con Francesco Di Santo? Lo scopriremo solo visitando la sua personale , che lascerà sicuramente 9 segni difficili da dimenticare per chi avrà l’ardire di visitarla.

Enigmatico il suo lavoro, la sua tecnica, la sua Arte e così è Teresa Ancora che sicuramente ha carpito i segreti e la tecnica del suo lavoro per poi poter riutilizzare queste basi nel creare forme particolari ed originali quali sono le sue opere sia pittoriche che scultoree. Avere conoscenze tecniche è molto spesso utile nella vita ed in questo caso crediamo che l’Artista non potesse usarle al meglio per dare sfogo alla propria fantasia e creatività. I colori usati sono quelli dello spettro del visibile: si va dal nero antracite più cupo, ai colori più sgargianti come oro e argento fino ad arrivare alla leggerezza ed alla trasparenza delle resine più pure.

Tutto come sempre sotto l’accurata scelta e regia dei curatori Deborah Petroni, Rubens Fogacci, Valentina Mazza e Davide Foschi, tutti artisti, che con la loro spiccata attitudine al talent scouting, fanno della Galleria Wikiarte la più contemporanea e attiva tra le gallerie bolognesi, unica nel suo genere, con ambienti eleganti recentemente rinnovati e un porfolio di artisti ampio, diversificato e in continua crescita. La Galleria Wikiarte ritorna alle origini dell’essere Galleria d’Arte, a metà tra il mercato dell’arte e la casa sempre aperta per tutti gli artisti desiderosi di ricevere un giudizio autorevole ed eventualmente esservi ospitati. La Galleria Wikiarte è un punto di riferimento per gli artisti ed i collezionisti per qualità, ricercatezza e varietà delle proposte artistiche. Assolutamente da visitare.

 

Patrocinio: Regione Emilia Romagna

Sponsorizzata da:

www.virtualstudios.it

www.genzianatraifiori.it

www.monicafior.com

www.ilpensieroartistico.eu

Durata mostra: dal 17 dicembre al 31 dicembre 2011

Orari di apertura: dal mercoledì al sabato dalle 10.30 alle 19.00 orario continuato; martedì e domenica dalle 15.00 alle 19.00; lunedì chiuso.

Ingresso libero

 

Galleria Wikiarte

Via San Felice 18 – 40122 Bologna

www.wikiarte.com

info@wikiarte.com

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