In esposizione una selezione di fotografie tratte dal ciclo “Clouds, a point of view”. Protagoniste sono le nuvole. Olivieri ne analizza le costanti trasformazioni, i volumi, le trasparenze, le innumerevoli forme evocatrici di altrettanti stati d’animo. Non a caso, è con queste parole di Ennio Flaiano che l’autore ha scelto di presentare i suoi lavori: “Sognatore è un uomo con i piedi fortemente poggiati sulle nuvole”.
L’esposizione è il risultato di un lavoro svolto nell’arco di 2 anni in cui Olivieri ha realizzato innumerevoli scatti da un’unica postazione: il belvedere di Vasto. Un solo punto di vista, dunque, dal quale osservare l’orizzonte sul mare. Ma non è il mare ad essere protagonista, né tantomeno il lembo di terra che si intravvede in lontananza. Sono le nuvole a dominare la scena, tutto il resto rappresenta solo un dettaglio irrilevante che incidentalmente appare ai margini dell’inquadratura. L’obiettivo è puntato verso il cielo, lo sguardo non si abbassa ad analizzare ciò che sta laggiù, sulla superficie terrestre, ma è rivolto verso l’alto per cogliere la dimensione più eterea del paesaggio, inseguendo le nuvole, silenziose viaggiatrici della volta celeste.
Nell’arco di due anni di osservazione, Olivieri coglie ogni variazione di quell’angolo di mondo, sempre quello, sempre uguale, eppure così diverso per la varietà di sfumature generate dalla luce. Il susseguirsi delle stagioni, i cambiamenti meteorologici, nonché le diverse declinazioni della luce del giorno, producono una serie infinita di scatti le cui tonalità, ora calde e pastose, ora algide e rarefatte, riproducono cieli tersi leggermente striati di nuvole così come cieli plumbei, pesanti e minacciosi.
Ciascuno scatto di Olivieri, selezionato per questa mostra, sembra creare silenzi e sospensioni quasi palpabili, spazi metafisici ove elementi reali si stagliano su un orizzonte immobile.
DETTAGLI TECNICI
Sebbene gli scatti vengano effettuati in digitale, l’elaborazione successiva segue un procedimento tradizionale, quasi fosse un processo di sviluppo in camera oscura, ovvero l’autore, provenendo dalla scuola analogica, interviene esclusivamente su luminosità e contrasto senza alterare nessun altro elemento. La stampa avviene solitamente su plexiglass ma i grandi formati saranno stampati in questa occasione su carta Baryte montata su d-bond. I formati in esposizione saranno due: cm. 40×60 e cm. 130×100. Gli esemplari arrivano fino ad un massimo di 5 per soggetto.
Galleria Forni
Via Farini, 26 Bologna
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