Un pezzo di legno immobile, una radice inerme, che come in una moderna fiaba attendono da un tempo infinito che qualcuno si accorga e si prenda cura di loro, qualcuno che finalmente gli dia la giusta importanza. Ignazio Galfano è la persona giusta. Esperto ebanista, è diventato negli anni un artista esperto nello scovare forme nascoste ai più. Nelle sue creazioni troviamo madri, lotte, visioni, uomini antichi e simpatici diavoletti. Una fantasia senza limiti, una manualità senza eguali, che sapientemente Ignazio sa utilizzare con maestria per la creazione delle sue opere. Opere che in fondo sono già create dalla natura, basta solo che qualcuno se ne accorga.
Arte eclettica, meditata così Sauro Benassi presenta al grande pubblico le suo opere “Darshan”. Un linguaggio apparentemente semplice, ma che in realtà nasconde studi approfonditi sul nostro io più profondo. Meditazione, tranquillità, ma anche rabbia e vivacità queste sono le emozioni che si potranno cogliere nell’arte di Sauro. Una ricerca senza fine, che sapientemente l’Artista ci propone con la sua ricerca di colori e linee, che in un susseguirsi di emozioni ci portano a farci domande sulla vita, sul nostro cammino, sul nostro futuro. Mettersi in gioco, confrontarsi con la critica di esperti e non, mettere a nudo le proprie idee , le proprie sensazioni senza paura di essere giudicati, forte del proprio percorso artistico, questo è Sauro Benassi.
Attratto da libri, insetti, poesia, corpo umano e politica, dopo un confronto con ciò che avrebbe chiamato “le ragioni del cuore”, Roberto Tomba si è ritrovato nello stesso tempo a meditare e medicare. Medico, ha rincorso avidamente il collegamento fra psiche e soma. Dopo una formazione psicoanalitica individuale è approdato alla “gruppo analisi”, accorgendosi che il gruppo ci fa vivere l’atmosfera di un teatro dialogante dove i molteplici ruoli cristallizzati nel tempo provano il piacere e la sofferenza di continui spostamenti: nel gruppo l’individuo è portato a confrontarsi con diverse parti di sé, comprese quelle ignote(…) Passando all’interesse per il gruppo, Roberto decise di mettersi in gioco come pittore. Da tempo aveva cominciato a usare i pennelli,esercitandosi in una sorta di linguaggio complementare, modalità espressiva integrante divenuta col tempo indispensabile per esprimere gli stati d’animo più difficili da trasmettere. Disegno e pittura, compagni di viaggio, sono divenuti strumento necessario per fissare i passaggi di una faticosa crescita.
Alessandra Vernocchi, giovane pittrice si inserisce nel panorama artistico italiano in silenzio, senza pretesa alcuna di accettazione da parte del pubblico e dalla critica. Alessandra lascia alle sue opere l’onore di gridare al mondo la sua forza, la sua energia, la sua vivacità, la sua passione per l’Arte, per la Vita. I suoi Felini sono mitologici, iconografati non più come semplice animali da compagnia, ma come animali notturni che penetrano nei sogni di chi li osserva, proteggendoli con unghie affilate dai cattivi pensieri, ma all’occorenza divenendo loro stessi parte inquietante del inconscio. Alessandra come vedremo in questa mostra non ha quindi convenzioni o schemi da seguire , solo numerosi ingredienti di vita che sapientemente miscela in un turbinio di emozioni che si trasformano in opere.
Galleria Wikiarte
Via San Felice 18, Bologna
Dal 26 novembre al 2 dicembre 2011
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