Ancora cinema a Teatri di Vita e, per il terzo anno, ancora una selezione di film che si confrontano con la realtà contemporanea attraverso un’ottica particolare: quella dell’omosessualità, attraverso film che affrontano il tema lgbt, riuscendo a rilanciare sugli argomenti più stringenti dell’attualità.
Another gay season, allora, richiamando il primo film della rassegna (“Another gay movie”), ma soprattutto un’altra rassegna che parla di omosessualità e omofobia per parlare anche di società e politica, di sentimenti e cultura, andando al di là di ogni steccato.
E concedendosi, fin dall’inizio, il gusto di qualche chicca devota al divertimento o all’avventura. Insomma, una rassegna da gustare, ogni giovedì, preparandosi al riso e alla commozione, alla riflessione e alla scoperta. (Segnaliamo “Mala Noche” opera prima ma sconosciuta di Gus Van Sant; ndr)
IL PROGRAMMA E’ AGGIORNATO ON LINE MESE PER MESE
WEB: http://www.teatridivita.it/11-12/stagione/cinema/
I PRIMI 5 FILM DELLA STAGIONE:
GIOVEDI 24 NOVEMBRE 2011, ore 21
Another gay movie (Usa, 2006)
un film di Todd Stephens
con Michael Carbonaro, Ashlie Atkinson, Jonah Blechman, Jonathan Chase, Mitch Morris
Quattro liceali gay decidono di avere il loro primo rapporto sessuale entro l’estate. Una spassosa parodia sia dei classici teen movie alla “American Pie” (a cui si richiama direttamente), sia dei nuovi gay movie. Insomma, una carrellata divertente e trascinante di luoghi comuni e mitologie del mondo omosessuale, messi a nudo e irrisi con autoironia e originalità. Il sesso è raccontato in modo irriverente e liberatorio, tra genitori fin troppo comprensivi e amiche lesbiche iperattive.
GIOVEDI 1 DICEMBRE 2011, ore 21 (Giornata Mondiale di Lotta all’Aids)
+o- il sesso confuso. racconti di mondi nell’era aids (Italia, 2010)
un film documentario di Andrea Adriatico e Giulio Maria Corbelli
Trenta volti, un solo personaggio: l’Aids. Il film di Adriatico e Corbelli racconta per la prima volta l’impatto in Italia di una malattia che è al tempo stesso fenomeno sociale, religioso, politico e sessuale oltre che sanitario: una malattia che è stata capace di confondere le coscienze e cambiare il modo di guardarci l’un l’altro. Trenta testimoni per trent’anni di storia. In un film vincitore di diversi premi, dal Premio Lopez di Pescara al Premio come miglior documentario al Festival Mix di Milano.
GIOVEDI 15 DICEMBRE 2011, ore 21
Mala noche (Usa, 1985)
un film di Gus Van Sant
con Doug Cooeyate, Sam Downey, Nyla McCarthy, Ray Monge, Tim Streeter
La bellissima opera prima di Gus Van Sant, che negli anni dopo regalerà grandi cult-movie come “Belli e dannati”, “Elephant” o “Milk” fino all’ultimo “L’amore che resta”. Qui Van Sant descrive la passione di un giovane yankee per un ragazzo messicano, che si traduce in un viaggio appassionato nel mondo precario dei clandestini, ma soprattutto nell’incolmabile gap sociale che divide gringos e chicanos. Uno sguardo da reportage sentimentale, raccontato con lo stile inconfondibile di un grande maestro.
GIOVEDI 22 DICEMBRE 2011, ore 21
The blossoming of Maximo Oliveros (Filippine, 2005)
un film di Auraeus Solito
con Nathan Lopez, Soliman Cruz, Neil Ryan Sese, Ping Medina, Bodjie Pascua, Elmo Redrico
Un vero gioiello che ha avuto tanti riconoscimenti internazionali: tra questi, il Premio della Giuria al Rotterdam Film Festival, il Teddy Bear della Berlinale, il Primo premio al Torino Lgbt Festival. Una storia cruda e delicata al tempo stesso, quella del bambino effeminato di 12 anni, che vuol bene a padre e fratelli delinquenti, ma si innamora di un poliziotto. Una scheggia narrativa geniale ed emozionante, conficcata nella vivace descrizione neorealistica dei bassifondi di Manila, regalandoci un’incantevole storia d’infanzia e di analisi sociale. Con un attore ragazzino straordinario, una pudica musica per sola chitarra e tanto altro ancora.
GIOVEDI 29 DICEMBRE 2011, ore 21
The fluffer (Usa, 2001)
un film di Richard Glatzer e Wash Westmoreland
con Scott Gurney, Michael Cunio, Richard Riehle, Taylor Negron, Roxanne Day, Tim Bagley
Un ragazzo normale è folgorato improvvisamente dalla prestanza di una pornostar di film gay, così si fa assumere nella casa di produzione come “fluffer”, cioè come “stimolatore” che deve tenere “in caldo” gli strumenti di lavoro degli attori… Detta così, sembrerebbe la classica commedia americana divertente e irriverente. C’è questo, con situazioni paradossali ed estreme, in cui si ride, ma c’è anche molto altro: il dramma di vite incapaci di relazioni serie, in un trionfo di finzioni e rapporti basati sulla proiezione che si ha dell’altra persona. Un film (selezionato tra l’altro alla Berlinale) sull’educazione sentimentale di ragazzi non più ragazzi, fragili e inadeguati di fronte alla vita.
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