Gio. Nov 21st, 2024

Non sappiamo se la scienza attuale può spiegarci tutto, se coglie tutti i meccanismi della mente umana, è però importante continuare la ricerca e battere tutte le strade, cosìcchè, forse in un lampo di genio, ci possano in futuro apparire chiare questioni ora fumose e domande irrisolte. Il pensiero artistico è come la scienza: non si fermano mai.

Dal comunicato ufficiale

 

Sabato 12 Novembre 2011 dalle ore 8.30 alle ore 14.00 presso il Salone Consiliare della Provincia di Prato, in Palazzo Banci Buonamici, via Ricasoli 25 a Prato, si terrà un convegno dal titolo Arte e Cervello, durante il quale alcuni studiosi di varia estrazione culturale affronteranno uno dei temi più affascinanti del dibattito neuro-scientifico e filosofico odierno, che è quello dei rapporti che intercorrono tra opere artistiche e funzioni cerebrali.

La Neuroestetica è una disciplina neuro-scientifica nata recentemente sulla scia delle scoperte di un grande scienziato, Semir Zeki, che ha messo in evidenza come le arti visive devono obbedire alle leggi del cervello visivo, sia nella fruizione che nella creazione.

Zeki, (che è stato ospite con una sua personale al Museo Pecci Milano nel maggio 2011) analizza le cause dell’impatto estetico di una pittura che utilizza linee rette, come quella di Mondrian, di Malevic o Newman, o di quella dei Fauves post-impressionisti, dove l’uso del colore prescinde dalla rispondenza alla realtà o di quella cubista, da lui giudicata “un’arte fallita perché i cubisti hanno voluto fare ciò che ai neuroni non riesce: separare la forma dal colore”. In estrema sintesi, l’arte, dice Zeki, è concepita dall’artista ed apprezzata dal suo pubblico grazie ad una serie di operazioni che si svolgono nel cervello dell’uomo e quindi anche l’esperienza estetica è soggetta alle leggi che regolano le attività cerebrali e le strutture nervose coinvolte, siamo animali visivi, animali spaziali, per i quali, secondo il modello di approccio psico-cognitivo da lui elaborato, il confine tra arte e scienza pare destinato ad annullarsi.

 

Per informazioni:

Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci

www.centropecci.it

.