Mar. Dic 3rd, 2024

Cristiani, ebrei, musulmani: scontri di religione che sembrano affondati nei secoli passati e che invece segnano quotidianamente la nostra cronaca. Da un capolavoro del teatro del ’700, “Nathan il saggio” di Gotthold Ephraim Lessing, ecco nascere una moderna orazione civile per la tolleranza, rievocata da Gabriele Vacis, con l’interpretazione di uno degli attori più espressivi del teatro e del cinema italiano: Valerio Binasco. Accade nello spettacolo “Crociate”, prodotto dal Teatro Regionale Alessandrino, scritto e diretto da Gabriele Vacis, con l’allestimento e la “scenofonia” di Roberto Tarasco, in programma da giovedi 10 a sabato 12 novembre, alle ore 21, a Teatri di Vita a Bologna.

Uno straordinario Valerio Binasco (già vincitore di due Premi Ubu e uno dei volti più espressivi del cinema italiano, fino all’ultimo Noi credevamo di Martone) affronta il dramma di Lessing Nathan il saggio, riscritto e diretto da Gabriele Vacis per rileggere da una prospettiva originale la grande questione dell’intolleranza religiosa e della convivenza umana.

L’opera di Gotthold Ephraim Lessing racconta la storia dell’ebreo Nathan, che, perduti moglie e figli in un pogrom antisemita, adotta un’orfana cristiana di nome Recha. La vicenda si svolge a Gerusalemme, crocevia delle tre religioni monoteiste – cristianesimo, ebraismo, islamismo – nel corso della terza crociata.

Il testo originario (qui rielaborato con inserimenti da testi religiosi e poemi epici) offre molteplici spunti di riflessione sulla necessità di elaborare percorsi di pace e di reciproca tolleranza, indispensabili, ieri come oggi, per superare le diffidenze e favorire una reale integrazione tra le genti. E un eccellente Valerio Binasco diventa un esploratore a cavallo tra storia secolare e moderna conducendoci nel complesso terreno della tolleranza fra le religioni e le culture.

Ci sono momenti in cui ritornano conflitti che sembravano dimenticati. La modernità ci aveva illusi che le differenze tra le fedi fossero roba antica. Ma l’antico e il moderno si intrecciano senza logica. Il teatro è antico. E’ il luogo della meditazione civile, può aiutare a comprendere. Crociate è uno spettacolo che intreccia voci, magari lontane: quella di Zvi Kolitz, quella del Qohélet e dell’Antico Testamento, quella di tanti uomini che nel corso del tempo hanno trovato le parole per rivolgere domande a Dio. Tutto questo si intreccia sul capolavoro di Gotthold Ephraim Lessing, Nathan il saggio. (Gabriele Vacis)

Valerio Binasco, diplomato allo Stabile di Genova, è stato diretto a lungo da Carlo Cecchi in numerosi spettacoli di grande rilievo, come un importante “Finale di partita” del 1995, e come un “Amleto” che nel 1998 farà vincere a Binasco il Premio Ubu. Un altro Premio Ubu e un Premio Eti – Gli Olimpici del Teatro è vinto da Binasco come miglior attore non protagonista in “Edipo a Colono” diretto da Mario Martone. All’intensa attività teatrale come attore e regista, unisce quella cinematografica, dove si è fatto applaudire in film come “Lavorare con lentezza” di Guido Chiesa, “Texas” di Fausto Paravidino, “La bestia nel cuore” di Cristina Comencini, “Un giorno perfetto” di Ferzan Ozpetek e “Noi credevamo” di Mario Martone.

Gabriele Vacis è stato uno dei protagonisti della grande stagione del teatro di ricerca degli anni ’80 con il gruppo da lui fondato Laboratorio Teatro Settimo, con con spettacoli dal linguaggio innovativo che hanno profondamente segnato il teatro di quel decennio e non solo, come “Esercizi sulla tavola di Mendeleev” e “Elementi di struttura del sentimento”. Anche da questa esperienza si sviluppa una ricerca sulla narrazione, che porta Vacis e i suoi attori (Laura Curino, Marco Paolini) verso la fondazione del teatro di narrazione. Nel 1996 vince il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro. Dal 2002 è stato regista del Teatro Stabile a Torino, dove tra l’altro dirige la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi Invernali, e dal 2008 è direttore artistico del Teatro Regionale Alessandrino. In questi ultimi anni si è avvicinato al cinema (“Uno scampolo di paradiso”, premio della giuria al Festival di Annecy) ed è impegnato in un progetto con il Palestinian Natinal Theatre.

 

TEATRI DI VITA

Centro Internazionale per le Arti della Scena

via Emilia Ponente 485 – 40132 Bologna – Italia

WEB: www.teatridivita.it

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