Dal 7 al 17 novembre la Galleria “Arianna Sartori – Arte” di Mantova, in via Ippolito Nievo 10, ospita la mostra delle pittrici Giusi Santoro e Adriana Marchetto. La galleria sarà aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30.
Dal comunicato ufficiale
Fluttuanti fili fluidi di materia sublimano in una dimensione rarefatta e si accumulano in sedimenti di memoria, consolidandosi per poi evaporare attorno ad un imponderabile destino, oracolo delle opere di Giusi Santoro e Adriana Marchetto. In una progressiva sintesi emotiva “Valenze parallele” racconta il viaggio ideativo delle due artiste tramite le sensibili idealità di una ricercata osmosi plastico pittorica. Pur rimanendo distinte nelle personali scelte ideative, le opere dialogano tra loro, generando elaborazioni dinamiche del tutto inedite e affascinanti. Nelle opere di Giusi Santoro sabbie e grumi di colore alludono ad una totale ricerca di immanenza, dove lo spazio diviene luogo di sperimentazione, allusione sentimentale, intima percezione. Allieva di Eva Tea, Aldo Carpi, Cantatore , Purificato, trova nella materia una gamma tonale raffinatissima , sottesa nelle calde tonalità dei bianchi, dell’avorio, dei gialli . I colori sublimano in una dimensione eterea e suadente, le sfumature pacatamente degradano da un colore ad un altro in modo raffinato ed armonico creando calibrate armonie tonali appena rilevate. La materia sfarina in polveri sottilissime, si distende omogenea sul substrato, si dilata in equilibrate campiture cromatiche dove il tempo, quale entità complementare abbandona lo spazio, per vivere una dimensione a sé, nello scrigno di un io percettivo altro. Mescolati pigmenti cromatici ad olio, ad acrilico, a fresco, a secco, assumono una consistenza marmorea con profonde allusioni alle naturali germinazioni rocciose presenti nell’area mediterranea. Emozioni, sensazione plasmano la luce, raccontano, tra dissolvenze rarefatte ed irrefrenabili fremiti, la bellezza cosmica dei contrasti cromatici, sintetizzata con rapidi gesti, colti e suadenti , nitidi e determinati.
Nei dipinti di Adriana Marchetto “libere geometrie “donano respiro all’universo tramite ricercati percorsi geometrici dove la forma ellittica ad intreccio diviene il leit-motive delle composizioni. Gialli, ocra, ovattate degradazioni violacee diventano il paradigma delle figurazioni, dove la linearità prevedibile delle geometrie viene piegata dalla dinamicità temporale degli eventi. Energie primordiali si scontrano in spazi cosmici improbabili, definiti da silenti volute che improvvisamente si trasformano in roteanti cerchi dall’immensa espansione. Affiora nelle opere di Giusi Santoro e Adriana Marchetto una sensibile tensione verso la luce, il rigore esecutivo, la ricerca di infinito generando affinità formali, colte convergenze espressive, rigorose razionalità figurative, unite ad un profondissimo ed evocativo lirismo rappresentativo . (Prof. Arch. Gianluigi Guarneri)