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Filomena Delli Castelli

Sabato 5 novembre 2011 alle ore 10.30, nella splendida cornice dell’AURUM di Pescara/Sala Flaiano, via d’Avalos angolo via Luisa d’Annunzio, si terrà un convegno dal titolo “Le radici del bene comune, un modello per le future generazioni”, a ricordo dell’On.le Filomena Delli Castelli, unica donna abruzzese che fece parte della Costituente e che ricoprì l’incarico di parlamentare per due legislature.

Memena, cosi la chiamavano i suoi elettori, oggi non c’è più, ma le sue idee vivono nei suoi scritti e sono ancora valide: “un’altra politica è possibile, il Bene comune è lo scopo per cui bisogna lottare”.

Dalla biografia di C. M. Rossi e G. Verna: “Determinante fu il suo impegno accanto alle colleghe degli altri schieramenti affinchè nella Costituzione venisse affermata la parità tra donne e uomini in tutti i settori: nella famiglia, nel mondo del lavoro e nella società”.

Il convegno verrà aperto con le opere musicali dell’”Inno di Mameli”, del “Silenzio” e del “Requiem” composto dal Maestro Antonio Cericola.

Verrà inoltre presentato da Massimo Pamio il libro scritto da Rosetta Montuoro Rossini, per onorare la memoria di Memena (sua grande amica), dal titolo: “Quanto è bello il pensiero altrui” edito dalle Edizioni Noubs di Chieti.

Il maestro Antonio Cericola parlerà dell’importanza della musica nelle scuole.

Biografia: On.le Filomena Delli Castelli, unica donna abruzzese che fece parte della Costituente e che ricoprì l’incarico di parlamentare per due legislature. La sua attività politica nella Democrazia Cristiana iniziò nel 1944 quando, laureatasi alla Cattolica di Milano ed insegnando in varie scuole del nord Italia, rientrò in Abruzzo per organizzare l’attività del partito. La sua attenzione era rivolta soprattutto alla ricostruzione materiale ed alla rinascita morale dell’Abruzzo distrutto dalla guerra. Fu eletta alla Costituente, Sindaco di Montesilvano (Pescara) e Parlamentare. Funzionaria Rai, si occupò del settore cinematografico per ragazzi, importante fu la trasmissione del Maestro Manzi ”Non è mai troppo tardi”, dove la sua idea sulla funzione sociale della comunicazione di massa e l’utilizzo del mezzo televisivo per la diffusione culturale e l’alfabetizzazione, ebbe un grande risultato. (il 58% delle donne era analfabeta).

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