P420 presenta ad ARTISSIMA (4-6 Novembre, Torino) nella sezione BACK to the FUTURE, un progetto monografico dedicato all’artista Peter Hutchinson.
Comunicato a cura di P420, Arte Contemporanea e Libri
Peter Hutchinson (London, 1930), dopo le giovanili esperienze artistiche in Europa e anche in Italia nei primi anni ’60 si trasferisce a New York e a partire dal 1968 è stato uno dei protagonisti delle mostre di Land Art alla Dwan Gallery di New York (Scale Models and Drawings, 1968) , alla John Gibosn Gallery di New York (Ecological Art, 1969) , al Southampton Museum di New York ( Earth Art, 1970). Nel 1969 tiene una mostra personale assieme a Dennis Oppenheim al MOMA di New York (Two Ocean projects) e una alla John Gibson Gallery di New York (Landscapes). Nel 1970 partecipa alla storica mostra Information al MOMA di New York con un foto collage relativo all’azione Paricutin Volcano.
L’allestimento prevede l’esposizione di alcune opere di Hutchinson di questo periodo, sculture e photocollage, nelle quali protagonista è la natura e l’intervento dell’artista su di essa (Grand Canyon Project, 1969, Snail Piece, 1969, Apple Triangle, 1970, Composition with composites, 1970). Interessante notare che le azioni di Land art di Hutchinson sono molto semplici ed effimere, quasi romantiche, rispetto alle azioni imponenti di Heizer e Smithson. Ad Hutchinson basta disporre centinaia di mele a forma di triangolo o piantare vasi di crisantemi in giro per l’Inghilterra per lasciare una traccia temporanea quanto poetica sulla natura.
Successivamente Peter Hutchisnon, a partire dal 1973 è protagonista delle prime mostre di Narrative Art alla John Gibson Gallery di New York (Story, 1973), al Palais des Beux-Arts di Bruxelles e alla Galleria Cannaviello di Roma (Narrative Art, 1974), mostre in cui artisti come John Baldessari, Jean Le Gac, Bill Beckley, Christian Boltanski, William Wegman e lo stesso Hutchinson decidono di accostare alla fotografia l’uso del testo per raccontare storie, spesso autobiografiche. Questi artisti, stanchi del freddo rigore dell’arte concettuale, decidono di dare più spazio al sentimento utilizzando una fotografia non più in b/n , ma a colori, spesso in grande formato e i testi non sono più frasi lapidarie o semplici affermazioni, ma veri racconti di vita quotidiana spesso scritti a mano, come nelle opere di Hutchinson. Hutchisnon trasforma in opera ogni piccolo evento della sua vita, accostando ad una foto di quell’esperienza un suo testo autobiografico, diventando sicuramente uno dei più lirici del gruppo dei Narrative artists.
L’allestimento prevede anche opere di Hutchinson di Narrative Art, opere in cui descrive personaggi comuni incontrati durante la sua vita (This Woman, 1973) o sensazioni provate di fronte ad un paesaggio ( Déjà vu, 1973). Nell’allestimento le Alphabet Series “C” e “W” del 1974 , opere costituite da un testo, una o più fotografie e da una lettera oggetto. Esposta anche un’opera della serie Year, in particolare il mese February, 1978 in cui si fondono la carica espressiva e la poesia quotidiana dell’Hutchinson narratore.
Per orari e dettagli della fiera visita il sito www.artissima.it
P420 Arte contemporanea
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