A Bologna Nacciarriti presenta un progetto inedito dal titolo 19.08 sulla poetica dell’errore e l’immagine del fallimento conducendo lo spettatore in una riflessione sulla Storia e su quello che Paul Virilio chiama “l’incidente del futuro”.
Dal comunicato stampa ufficiale
Seguendo le stesse modalità processuali di altri lavori precedenti, questo progetto prende corpo dalle indagini dell’artista su micro o macroeventi che si sono persi nella storia generando dei vuoti nella memoria collettiva con omissioni, disinformazione e mancate verità. Una nebulosa squarciata da Nacciarriti con pratiche di contronarrazione linguistica: l’incidente, dimenticato dalla memoria collettiva, prosegue il suo corso nell’oblio generale fino a quando un evento-detonatore crea una sinapsi tra caso e necessità, arbitrarietà e destino, rimozione e verità.
Un effetto onda che l’artista individua in fatti di cronaca apparentemente incongrui e non relazionabili tra loro nel tempo e nello spazio, di cui sfugge ai più l’ineluttabile fatalità. Nacciarriti rintraccia questo legame infausto ma fatale tra la Strage di Natale del treno Rapido 904, avvenuto in una galleria della linea Firenze-Bologna il 23 dicembre del 1983, l’attentato all’aereo Pan Am 103 esploso in volo sopra Lockerbie il 21 dicembre 1988 e l’esplosivo Semtex, il tristemente noto “esplosivo del terrore” impiegato nelle stragi di matrice terroristica e prodotto da una fabbrica della Repubblica Ceca, esplosa la scorsa primavera a causa del suo stesso detonante.
Il disegno della Storia nella sua inevitabile processualità è rappresentato dall’artista per tracce e frammenti. L’incidente del futuro e l’immagine di un errore (i destini dell’inventore del Semtex e della fabbrica segnati tragicamente dalla loro stessa tecnologia) giungono ad un punto di risoluzione fatale nel fallimento collettivo di verità mancante, o volutamente lasciate cadere nell’oblio, spesso disattese dalla politica e dalla cultura.
Una riflessione sulla cecità del presente affidata al disegno, che nel progetto di Nacciarriti funge da catalizzatore della memoria di un processo trasformandolo in un oggetto scultoreo, in “luogo” di un accadimento e, nel caso specifico di Bologna o di Lockerbie, in un anti-monumento della storia.
Galleria Studio G7 di Ginevra Grigolo
Via Val d’Aposa, 4/A – 40123 Bologna
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