La Galleria “Arianna Sartori – Arte & object design” di Mantova, in via Ippolito Nievo 10, presenta la mostra personale dell’artista Fausta Cropelli intitolata “Antico richiamo”, l’inaugurazione è fissata per Sabato 11 giugno 2011 alle ore 18.00. L’esposizione, curata da Arianna Sartori, rimane aperta al pubblico fino al 30 giugno, con i seguenti orari: 10.00-12.30 / 16.00-19.30, chiuso festivi.
Dal comunicato stampa
ANTICO RICHIAMO, di Chiara Cinelli
Entrare nel mondo di Fausta Cropelli significa varcare la soglia del nostro vivere quotidiano per affacciarsi in un luogo dove nulla è impossibile e ogni cosa si veste di meraviglia; quel luogo incantato, che risveglia nell’anima antiche sensazioni ed evoca lontane risonanze di un tempo che è sempre stato.
Il mondo poetico dell’artista parla il linguaggio della fiaba, luogo per eccellenza dei simboli, che nel loro intreccio, solo apparentemente casuale, danno volto alla vita immaginativa dell’uomo, alle sue emozioni più recondite, ai suoi desideri, a quei segreti dell’inconscio che motivano le scelte e tracciano percorsi di vita.
Con lo sguardo libero da condizionamenti entriamo nel mondo dell’artista, in punta di piedi, tentando di leggere il suo linguaggio simbolico e ludico fatto di dinamici Spiritelli, di Ciotole stracolme di fantasiosi e coloratissimi doni, di Uomini comuni in bombetta, tutti uguali eppur diversi gli uni dagli altri. Gli spiritelli sono il volto magico della vita; l’artista imprime loro un movimento che sembra quello di una fiamma vibrante al delicato soffio di un bambino, una luce accesa che è lì a ricordarci, giorno dopo giorno, il meraviglioso mistero del nostro essere uomini. Dal loro collo pendono ciotole piene di luminose stelle, bambini festosi che spalancano le braccia al mondo, lettere scompaginate, sorridenti case, infiniti doni di una fervida immaginazione, quella dell’artista, capace di vestire oggetti quotidiani di pura meraviglia. L’impronta di spontaneità e freschezza che caratterizza questi doni è accentuata da una gamma di colori delicati, volutamente dipinti a freddo, che dialogano armoniosamente, pur nella diversità di tono, con i preziosi smalti, lucidi e riflettenti, che rivestono gli Spiritelli. Nell’uso della tecnica ceramica, l’artista rivela un’attitudine alla contaminazione e alla continua ricerca e sperimentazione di nuovi linguaggi.
Fra le ciotole ritroviamo anche quei piccoli uomini magrittiani che si ribellano all’anonimato della propria forma, attraverso l’esuberanza del colore e dei variegati soggetti pittorici che, rivestendoli, li rendono esseri unici, intesi ad esprimere, con gioia, la propria individualità. “Sento la materia”, dice l’artista “e nello stesso istante sento il bisogno di superarla, di liberarmi da essa”: l’arte di Fausta Cropelli prende forma in questo dualismo: da un lato c’è la terra, in cui sprofondare le mani alla ricerca di una forma che sia il riflesso più sincero dell’anima e, dall’altro, il colore, che sprigiona tutta l’energia infusa nella materia, attraverso un gesto pittorico mai uguale a se stesso e capace di animare infiniti mondi. (di Chiara Cinelli)
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