Mar. Lug 16th, 2024
Joseph Beuys “La rivoluzione siamo noi” anni ‘70 fotografia 87, 5 x 63

“Franco Vaccari, riconosciuto ideatore dal 1969 della formula estetica “Esposizione in tempo reale”, con la sua pubblicazione Duchamp messo a nudo. Dai ready-made alla finanza creativa, si pone fra gli anticipatori, chiarendola in modo illuminante, della fatale corrispondenza tra il mondo dell’arte, divenuto cinicamente stoccaggio di beni rifugio, e quello della finanza fuori controllo, che vede il mercato come unico, indiscusso, garante del valore. In questo modo Vaccari entra a far par te a pieno titolo, della rada schiera dei pensatori dello smascheramento dell’estetica come mito, facendosi portatore nell’arte di un realismo concettuale innestato sulla fenomenologia della socialità metropolitana, facendosi altresì sostenitore della meta-artisticità e meta-critica dell’estetica postmoderna. Dedito all’ascolto, all’osservazione, Vaccari è quella figura dell’arte contemporanea che, puntando semplicemente l’indice, apre scenari che lasciano attoniti, rivelando nessi, sintomi identitari, ritenuti inesistenti fino a quando il suo sguardo non li svela.” (Viana Conti: Franco Vaccari-Arte e profezia. Dalla forza lavoro al bagliore dell’oro).

Dal comunicato stampa ufficiale

In mostra, al primo piano della Fondazione Marconi, sono esposte alcune opere, realizzate nel 2009: seguendo una metodologia ideativo-cognitiva che gli appartiene, dopo aver dimostrato l’analogi a concettuale tra la produzione di un valore di carattere segnico, nell’opera duchampiana, e la così detta Finanza creativa odierna, Franco Vaccari ce ne presenta l’analogia sensibile, con la sua sequenza di dittici, la cui rivelazione diventa un secondo scoop, con tanto di prove documentate, di connessioni sconosciute, sia al grande pubblico che agli addetti ai lavori.

Al secondo piano dello spazio espositivo invece l’artista presenta nuovi lavori, realizzati appositamente per la mostra, dove indaga alcuni legami formali tra Joseph Beuys e il leader della Corea del Nord Kim II Sung.

Nel lontano 1977 (mostra Maestri e amici cercando Galleria Lorenzelli, Milano), Vaccari, applicando un metodo di indagine simile, era pervenuto a cogliere impensate analogie fra l’aura che circondava l’artista Beuys e il culto della personalità che veniva tributato a Kim Il Sung. Entrambi erano oggetto di mitizzazioni dalle quali ancora oggi facciamo fatica a liberarci come dimostrano, da un lato, i paradossi economici del mercato dell’arte e, dall’altro, il maniacale fanatismo delle celebrazioni di regime della Corea del Nord.

Per fortuna, come dimostrano le photostrip qui esposte, raccolte da Vaccari alla Biennale di Gwanju dello scorso anno in Corea, l’affetto dei genitori per i propri figli continua a manifestarsi irresistibilmente a tutte le latitudini.

Per l’occasione sarà pubblicato il Quaderno della Fondazione n. 6, una raccolta di appunti dell’artista, testi critici e immagini delle opere esposte.

 

Fondazione Marconi Arte Moderna e Contemporanea

Via Tadino, 15, 20124 Milano

www.fondazionemarconi.org

 

Durata mostra: 5 maggio – 4 giugno 2011

Orari: martedì – sabato h 10,30 – 12,30 e 15,30 – 19

Ingresso gratuito

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