Si è chiusa la 50a edizione del Salone del Mobile che si è svolto dal 12 al 17 aprile 2011 a Milano assieme al Salone Ufficio e ad Euroluce. Un’edizione che era una scommessa, visti gli anni difficili che lo hanno preceduto e le difficoltà che tutt’ora perdurano in Italia. Il Salone di Milano si è invece riconfermato un punto di riferimento internazionale per l’industria dell’arredo e del design.
Articolo di Stefano Boninsegna.
Il settore casa e Arredoluce hanno mostrato la grande capacità produttiva dell’Italia con una varietà di articoli davvero impressionante, un’industria con tutte le potenzialità per invadere il mercato mondiale. Forme, colori, creatività e classici intramontabili sono stati presentati al pubblico in una vera e propria expo universale dell’industria dell’arredamento.
Un discorso a parte merita invece il Salone Ufficio che si è presentato in versione ridotta dopo, ricordiamolo, avere già saltato l’edizione del 2010 a causa della crisi economica. Un settore, quello dell’ufficio, ancora sofferente con scarsità di novità da proporre sul mercato. Tramontati i sistemi, si è tornati alla scrivania singola e per le poltrone ad una miriade
di riproposizioni dell’intramontabile seduta EA dell’Aluminium Group. Unica proposta di tendenza il tavolo in cristallo su base in legno naturale, tinto o laccato al posto delle classiche ed eleganti basi in alluminio.
Per quanto riguarda il Salone Satellite con le creazioni dei giovani designer, non si rileva molto di nuovo sotto il sole, bensì tante imitazioni o riproposizioni di forme già viste. Unici a distaccarsi dal coro con proposte un po’ diverse dal solito sono stati i giovani asiatici: anche qui il segnale del nostro prossimo futuro!
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