Con oltre 100 foto d’epoca provenienti per la maggior parte dalle raccolte del RIBA British Architectural Library Photographs Collection di Londra, la mostra indaga come la fotografia, fin dal momento dalla sua apparizione, abbia profondamente influenzato lo studio e la pratica dell’architettura.
Dal comunicato ufficiale
Ciò è particolarmente evidente a partire dagli anni ’20, con l’avvento del Movimento Moderno (rappresentato in Italia dal Razionalismo), che rivoluzionò entrambe le discipline attivando un rapporto di scambio reciproco senza precedenti. L’esaltazione dell’opera dell’uomo rispetto alle cose esistenti in natura, tipica del periodo, conferì un nuovo status alle opere di ingegneria e di architettura, riconoscendole come soggetti privilegiati per la fotografia. Una fotografia che assunse in quegli stessi anni un carattere più dinamico, che favoriva l’utilizzo di punti di vista non convenzionali – come la veduta dal basso o quella a volo d’uccello – gli improvvisi cambiamenti di scala, i forti contrasti tonali, l’astrazione geometrica e i contorni netti.
Questa nuova sensibilità artistica si sviluppò anche grazie all’introduzione di una nuova serie di macchine fotografiche più maneggevoli, piccole e leggere, in grado di riprodurre la rapidità dello sguardo.
La mostra intende indagare il legame tra architettura e fotografia in Italia in questo specifico periodo storico, evidenziando sia il lavoro dei fotografi, che il ruolo delle riviste specializzate, a cui va il merito di aver reso l’architettura fruibile al vasto pubblico.
A cura di Robert Elwall e Valeria Carullo, British Architectural Library Photographs Collection, Royal Institute of British Architects, Londra.
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo – Sala Carlo Scarpa
Via Guido Reni, 4 A – 00196 Roma
http://fondazionemaxxi.it/it/schede/inquadrare-il-moderno