Gio. Nov 21st, 2024

Nei giorni scorsi Kate Middleton ha presentato “Hold Still” un progetto fotografico volto a descrivere la vita in quarantena, affermando come le fotografie siano un potente strumento di narrazione della resilienza e del coraggio non solo nella sfera sanitaria ma anche in quella individuale e un modo per cristallizzare il momento e ricordarci come eravamo in un periodo che non ha precedenti nella storia.“Fotografate il vostro umore, le vostre speranze e paure di questi giorni. I cento scatti migliori verranno esposti in una mostra virtuale il prossimo agosto” ha detto la futura regina consorte. L’evento in collaborazione con la National Portrait Gallery, di cui Kate Middleton è madrina, incentrato sulla grande passione: la fotografia, è nato per documentare il lockdown in Gran Bretagna e per fare un quadro della vita in Inghilterra durante il blocco, attraverso i racconti e le storie dei suoi abitanti. Le immagini saranno valutate dalla duchessa in persona assieme al direttore della National Portrait di Londra, Nicholas Cullinan. La partecipazione è completamente gratuita e si aderisce inviando una fotografia correlata da una breve didascalia. Ogni scatto sarà poi valutato in base all’emozione e all’esperienza che trasmette piuttosto che alla qualità o alla perizia tecnica. I temi Helpers and Heroes, Your New Normal, and Acts of Kindness vogliono mettere in risalto tre sensazioni del momento, da cogliere attraverso la propria fotocamera. 
In Italia Mario Vespasiani è stato tra i primissimi artisti a muoversi in modo concreto fin dall’inizio della pandemia, attraverso l’evento “Per aspera ad Astra” ha tentato di alleviare per quanto possibile i pensieri dalle ansie e angosce quotidiane, invitando chiunque ad osservare il proprio contesto domestico e a raffigurarlo in una sola fotografia. L’artista ha sollecitato a cogliere nel proprio ambiente quei dettagli significativi e inaspettati che circondano ciascuno di noi e che fanno parte della nostra vita, anche se spesso, per via dei ritmi di lavoro e degli impegni, erano rimasti in secondo piano o addirittura mai notati con attenzione. L’iniziativa ha immediatamente coinvolto persone di ogni fascia d’età e luogo geografico, e mediante l’utilizzo del social network Instagram è diventato un grande racconto fatto di forme astratte, dettagli e colori inaspettati, che dà origine a una storia personale fino ad ora mai considerata, perché incrocia e si avvicina a quella di tutti gli altri. Per aspera ad Astra (attraverso le asperità sino alle stelle) è una esortazione a non abbattersi di fronte agli ostacoli e alle difficoltà e per Vespasiani vuol dire osservazione di noi stessi e condivisione di un istante per contrastare la paura, interiore e dell’altro, di un elemento invisibile come di un vicino di casa. Nell’odierna frammentazione della società l’artista ha sollecitato a costruire un ipotetico ed infinito mosaico che si compone tassello dopo tassello, nel quale ogni immagine è una presenza, un istante, ma soprattutto una persona. L’evento di Mario Vespasiani si rivolge ad un pubblico sia italiano che internazionale e richiede principalmente immagini astratte, in modo da invitare a cercare nel proprio ambiente le nuove e inaspettate forme che possono assumere gli oggetti durante il giorno e dal proprio stato d’animo (cos’è un’opera astratta:tale arte esprime concetti attraverso la combinazione di forme, colori e linee, si ottiene semplificando sempre più l’immagine, fino a renderla irriconoscibile e affidando ai colori e alle nuove forme che si creano altri significati). Per partecipare a Per aspera ad Astra basta inviare la propria foto “astratta” all’indirizzo: info@mariovespasiani.com e di conseguenza sarà possibile vederla sul profilo Instagram dell’artista che per questo periodo prende il nome dal progetto. Due eventi mossi dalla grande sensibilità che invogliano a guardare il mondo con occhi vivi e pieni di consapevolezza, ma anche di una rinnovata fiducia.