Ufficio stampa Lacittàintorno
Stilema – Annalisa Praitano, Simona Oliva
Il Portale dei saperi, piattaforma digitale ideata dalla Rete Italiana di Cultura Popolare, arriva a Milano all’interno de Lacittàintorno, il programma di Fondazione Cariplo che, nei contesti periferici di Milano, coinvolge gli abitanti nella riattivazione e risignificazione di spazi per migliorare la qualità della vita e stimolare “nuove geografie” cittadine.
Il Portale dei saperi (www.portaledeisaperi.org) rappresenta uno strumento innovativo – già sperimentato dalla Rete Italiana di Cultura Popolare in altri territori – in grado di far emergere il capitale esperienziale e conoscitivo della comunità locale, di valorizzare e condividere i saperi, le necessità e le aspirazioni degli abitanti, trasformandoli in una leva per la nascita di relazioni nuove e più efficaci tra persone, associazioni, realtà produttive, enti pubblici e privati. Nel concreto, la Rete Italiana di Cultura Popolare raccoglie, attraverso racconti video in prima persona, autobiografie di saperi e imprese identificandole con parole chiave che consentono di dare vita a innumerevoli combinazioni, da cui possono scaturire proficui incontri e collaborazioni.
Fondazione Cariplo sostiene il Portale dei saperi nel quartiere Corvetto in chiave di sviluppo locale, che sia al contempo sociale, culturale ed economico. Il Portale infatti promuove l’integrazione delle imprese del territorio nel tessuto sociale e le mette in contatto, a fini di inserimento lavorativo, con i giovani del quartiere che non studiano, non lavorano o non sono inseriti in alcun percorso formativo (cosiddetti NEET). Il Portale, inoltre, moltiplica le relazioni interne alla comunità, sostiene l’attivazione civica e, promuovendo la notorietà del quartiere, ne aumenta l’attrattività a livello cittadino.
Con questo progetto Fondazione Cariplo estende la collaborazione con il Comune di Milano, sancita da un protocollo d’intesa siglato nel 2016 e già attiva con l’Assessorato alle Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane e con l’Assessorato a Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data. Il Portale dei saperi offre ora l’occasione per coinvolgere il Laboratorio di Quartiere Mazzini, promosso dall’Assessorato Politiche Sociali e Abitative, e la connessa Rete Corvetto, realtà informale in cui si riconoscono l’associazionismo e la cittadinanza attiva locale. Nel tempo, l’obiettivo è che il Portale rimanga sul territorio, in collaborazione anche con il Municipio 4, diventando uno strumento utile a tutte quelle realtà che già lavorano su diversi livelli di socializzazione culturale, sportiva e delle politiche attive del lavoro. Uno sguardo in movimento sulla vita della comunità.
Queste storie e queste comunità diventano ancora più importanti oggi. In un momento storico che necessita di riflessioni sul futuro che ci attende, l’obiettivo è quello di promuovere una cultura della solidarietà e della coesione: un romanzo popolare – una narrazione condivisa del prima – come punto di ripresa da cui partire per ripensare il dopo.
Dal 21 aprile, settimanalmente, i canali social della Rete Italiana di Cultura Popolare, de Lacittàintorno e di Made in Corvetto, il Punto di comunità inaugurato in febbraio, presenteranno i “capitoli” di questo romanzo popolare. Dalle storie di solidarietà di Domenico e Andrea del Centro Polifunzionale Polo Ferrara (#ceraunavoltailcorvetto), ai racconti di cibo e inclusione della giovane Sara e di Silvana di My Comfort Food (#lecucinedelcorvetto), passando attraverso le passioni che hanno preso forma al Corvetto creando momenti di scambio culturale con Mattia e Francesca della libreria Punta alla Luna e la Casa di Giacomo (#libriacorvetto). E ancora esperimenti di agricoltura urbana e solidarietà con Maddalena di Associazione Nocetum e Alessandro di CasciNet (#corvettometteradici), e storie di quanti hanno scelto Corvetto come sede professionale, come Alessandro di CVing e Carola di Lascia la Scia (#direzionecorvetto). Racconti di famiglie e di mestieri antichi come quella di Edoardo di Bonvini 1909 (#imestieridicorvetto), ma anche di ragazzi – come Thomas, Jennifer, Soukeye, Dina – alla ricerca dell’occasione propizia per mettersi alla prova. E tanti altri ancora.
Questo “romanzo popolare” è lo specchio di un Corvetto che, grazie a un forte senso di sé, resiste e reagisce alle avversità. Singole storie il cui valore è funzione della diversità delle esperienze e dei saperi che raccontano (età, genere, cultura di origine, mestieri, personalità). Da questi racconti si può ripartire, rendendoli patrimonio condiviso, un bene comune da valorizzare, risorsa necessaria per ritrovare la propria dimensione e identità in una comunità che guarda al domani.