Gebrüder Thonet Vienna
Secondo appuntamento con la nostra storia.
Protagonista di questa settimana è la N.14, archetipo della sedia in legno curvato per eccellenza.
Un evergreen, anche oggi la nostra sedia più nota e venduta, vero e proprio fenomeno di stile che anche Adolf Loos considerava il miglior prodotto di design mai creato, straordinaria integrazione di tecnica e di stile.
La sedia che conquistò da subito tutti, aristocratici, artisti, politici, era perfetta nei ristoranti come a casa, negli uffici e nei locali. Risultato di una ricerca tecnologica durata quasi vent’anni, N.14 nasce dalla creatività di Michael Thonet che la disegnò tra il 1859 e il 1860.
Da subito per tutti diventa la sedia da bistrot, robusta, semplice ed economica: costava tre scellini, quanto tre dozzine di uova. Minimalista per l’uso del materiale e per il numero di pezzi che la costituiscono, solo cinque.
Senza tempo, è considerata il primo vero esempio di industrial design.
Da subito proposta in numerose varianti con sedile in paglia, legno o tessuto.
Una sedia che nella più classica delle tradizioni della famiglia Thonet è progettata dal recupero e modifica di prodotti preesistenti, in questo caso la sedia N.8.
Una storia affascinante e in divenire come ci racconta su Legno Curvato Giovanni Renzi, tra i massimi esperti internazionali della tradizione Thonet: sin dal primo momento infatti n.14 subisce continue evoluzione e migliorie fino alla fine dell’ottocento quando si afferma il modello che ancora oggi fa parte del nostro catalogo.
Nel tempo si modifica la tecnica di costruzione, tra il 1859 e il 1861 il processo di curvatura del faggio a vapore sta infatti per raggiungere la sua massima espressione. Nel 1861 la produzione in legno lamellare viene definitivamente soppiantata adottando il legno massello.
Via via variano le proporzioni, le dimensioni della seduta e l’altezza dello schienale che prende forma insieme alle gambe posteriori da un pezzo unico di legno. Variano anche la chiusura delle curvature del sedile e il cerchio di raccordo che unisce le gambe, un elemento di rinforzo aggiunto in un secondo momento. Si modificano negli anni anche le viti e i vitoni che fissano i vari pezzi oltre allo stesso assemblaggio.
Una delle maggiori curiosità, ancora oggi una delle immagini più rappresentate nella storia del legno curvato a vapore è il packaging: viene studiato un imballo ad hoc che in un metro cubo consentiva di trasportare 36 sedie smontate. Dettaglio strategico a livello commerciale tenendo conto che nell’arco di settant’anni si vendettero oltre cinquanta milioni di pezzi. Ne furono spedite via terra e via mare, fino in Giappone, oltre 4.000 casse solo nel 1905.
N.14 è parte integrante del nostro catalogo, best-seller celebrato nel 2010 in occasione del 150° anniversario con una versione speciale con anello ovale per lo schienale al posto del classico archetto.