AlUla, Arabia Saudita, marzo 2020 – Situata ad AlUla, provincia del nord-ovest dell’Arabia Saudita, la Maraya Concert Hall è entrata nel Guinness World Records™ per essere l’edificio a specchi più grande del mondo. La parola “Maraya” in arabo significa specchio e l’edificio ha ricevuto l’appellativo di “meraviglia riflessa” grazie agli enormi specchi che sono stati applicati a tutta la struttura e che mettono in risalto l’incantevole paesaggio naturale che lo circonda. Hegra, nella regione di AlUla, è parte del paesaggio riflesso ed è il primo sito storico del Regno dell’Arabia Saudita ad essere stato nominato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Maraya è un gigantesco cubo di specchi, un edificio silenzioso e rispettoso, icona ricca di significato ed eleganza con un’intrinseca e stravagante semplicità, un perfetto esempio di relazione e armonia tra arte e paesaggio nell’architettura.
La straordinaria facciata della Maraya Concert Hall è stata inaugurata con una cerimonia speciale organizzata dalla Royal Commission for AlUla nel corso della seconda stagione del Festival Winter at Tantora. La struttura ha una platea che può ospitare 500 persone sedute e ha accolto esibizioni di artisti di spicco della scena internazionale tra cui il musicista Omar Khaira e il tenore Andrea Bocelli. Il percorso artistico del Festival ha avuto inizio con l’esibizione della cantante Aziza Jalal, che ha sorpreso i fan con un grande ritorno sulla scena dopo una pausa di 35 anni.
Situata a Wadi Ashaar, la Maraya Concert Hall è stata attrezzata con i più avanzati impianti audio teatrali e operistici. La struttura ha la forma di un cubo completamente ricoperto di specchi che riflettono il paesaggio pittoresco di AlUla che lo circonda, un contesto che ha ispirato e affascinato creativi, artisti e architetti dai tempi della civiltà Nabatea fino ai giorni nostri.
Il rivestimento esterno di specchi ricopre una superficie pari a 9.740 metri quadri e supera il record precedente di 6.500 metri quadri. Commentando il risultato Amr Al Madani, CEO della Royal Commission for AlUla, ha dichiarato: “AlUla è un patrimonio culturale per il mondo intero e questo è un ulteriore passo verso la realizzazione della visione di AlUla che punta a essere un centro culturale sia regionale che globale. Abbiamo concepito la Maraya Concert Hall con l’idea di realizzare un punto di riferimento mondiale per eventi, concerti, celebrazioni, incontri e convention aziendali. La sala a specchio è un palcoscenico mondiale dove natura, cultura e patrimonio umano coesistono in armonia”.
Al Madani ha aggiunto: “Siamo orgogliosi di celebrare l’apertura della Maraya Concert Hall e ringraziamo i nostri partner, esperti, ingegneri e architetti che hanno lavorato giorno e notte per creare questo incredibile monumento nel cuore del meraviglioso deserto di AlUla”.
Il designer Florian Boje dello studio Giò Forma ha dichiarato: “Come risulta evidente nell’architettura dei Nabatei, la Maraya Concert Hall è stata creata tenendo a mente la natura delle rocce locali segmentate e “scolpendo” dal pieno. Questo edificio unico porta a riflettere sull’inconfondibile ambiente geologico, sulla radicale astrazione del paesaggio circostante e sulle insolite incursioni dell’uomo nel paesaggio naturale; i riflessi danno un senso di equilibrio avvolgente, di una profonda connessione del patrimonio umano con la natura e del suo intreccio armonico che ci ricorda la responsabilità di proteggere la nostra cultura umana che si combina con l’eccezionale contesto naturalistico di AlUla”.
La creazione della Maraya Concert Hall si è sviluppata all’interno del percorso storico-culturale di AlUla, recentemente annunciato dalla Royal Commission for AlUla, invitando le comunità artistiche e commerciali di tutto il mondo a unirsi alla Royal Commission per un nuovo capitolo culturale della storia di AlUla.
La visione storico-culturale di AlUla evidenzia che: “la missione artistica di AlUla è chiara: La regione intende essere la destinazione prescelta dagli artisti per trarre ispirazione da un luogo che mette in risalto le vestigia delle civiltà storiche. Ciò che rimane delle grandi civiltà sono l’arte e l’architettura: i posteri hanno sviluppato le loro culture basandosi sulla conoscenza ed esperienza degli antenati. AlUla sarà la destinazione scelta dagli artisti per stimolare l’immaginazione, trarre ispirazione e sarà un luogo di arricchimento per tutti i visitatori”.
Nel corso dell’ultima stagione il Festival Winter at Tantora ha visto svolgersi importanti eventi internazionali tra cui la prima conferenza di Hegra dei premi Nobel, svoltasi nella città di AlUla dal 30 gennaio al 1° febbraio 2020. Diciotto premi Nobel di diverse categorie tra cui economia, letteratura, fisica, chimica, fisiologia e medicina hanno aderito all’iniziativa insieme a un’élite di intellettuali, politici e opinionisti provenienti da 32 paesi del mondo e hanno presentato tesi per affrontare le sfide che riguardano l’umanità e il mondo. Lo scopo della conferenza è stato quello di avere un impatto significativo offrendo misure efficaci ai dilemmi globali che riguardano il futuro negli ambiti di educazione, salute, agricoltura ed economia globale.
Il Festival Winter at Tantora offre un’ampia gamma di esperienze adatte a tutti i gusti. L’ultima edizione si è svolta tutti i weekend a partire dal 19 dicembre 2019 fino al 7 marzo 2020 e gli ospiti hanno avuto l’opportunità di visitare i siti storico-culturali prima che fossero chiusi al pubblico fino al mese di ottobre 2020, quando AlUla aprirà le porte ai visitatori nel corso di tutto l’anno. Per ulteriori informazioni visitare il sito experiencealula.com