IL CELEBRE FOTOGRAFO STATUNITENSE IN 100 SCATTI, PIÙ 10 INEDITI
Cento celebri scatti, più dieci inediti. Immagini di grande impatto emotivo che immortalano il talento e la profondità in ogni particolare, la poesia e la guerra insieme, gli sguardi di disperazione, le lacrime, i sorrisi dei bambini. È “Icons” di Steve McCurry, in esposizione a Campobasso, al Palazzo Gil, dal 26 gennaio al 28 aprile 2019. La mostra, concepita da McCurry e dalla curatrice Biba Giacchetti come un concentrato di tutto il suo percorso di fotografo e umanista, è promossa dalla Fondazione Molise Cultura, in collaborazione con Sudest 57 e con il sostegno della Regione Molise – Assessorato alla Cultura. L’esposizione consente al visitatore di attraversare le frontiere e conoscere da vicino un mondo complesso, in profonda trasformazione. Una retrospettiva che raccoglie l’insieme della vasta produzione di Steve McCurry, a partire dai suoi viaggi in India e poi in Afghanistan, da dove veniva Sharbat Gula, la ragazza che ha fotografato nel campo profughi di Peshawar in Pakistan e che è diventata una icona assoluta della fotografia mondiale.
“Steve McCurry – spiega la curatrice della mostra, Biba Giacchetti – è uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea ed è un punto di riferimento per un larghissimo pubblico, soprattutto di giovani, che nelle sue fotografie riconoscono un modo di guardare il nostro tempo e, in un certo senso, “si riconoscono”. Molte delle sue immagini sono diventate delle vere e proprie icone, conosciute in tutto il mondo, a partire dalla ragazza afghana pubblicata dal National Geographic. Alcune mostre di grande successo hanno messo in evidenza vari aspetti della sua attività, ormai quasi quarantennale, ma ogni occasione di esporre trova un suo proprio linguaggio, una sorta di dialogo con gli spazzi che ospitano le immagini, e la tappa di Campobasso vedrà protagonista, con la poetica di McCurry il meraviglioso palazzo della ex Gil. Steve McCurry, in occasione della sua partecipazione al festival di Poietica, ha potuto visitare i luoghi che accoglieranno la mostra restandone completamente affascinato”.
Entusiasta il commento di Antonella Presutti, presidente della Fondazione Molise Cultura: “È una emozione profonda e indescrivibile ospitare nel Palazzo Gil di Campobasso la mostra “Icons”, che ci consente di superare le frontiere e di attraversare mondi sempre meno remoti e più minacciati dalla modernità. Lo sguardo penetrante ed umanissimo di Steve McCurry con il quale coglie le espressioni dei volti, le lacrime, i sorrisi, le contraddizioni della società dell’abbondanza e della privazione, i pescatori, gli uccelli, i giochi dei bambini, riconducono a quell’humanitas, intesa nel significato classico del termine, che è anzitutto vicinanza e compartecipazione ai drammi e alle gioie degli altri individui. Essere uomini tra gli uomini, questo ci ricordano i suoi scatti magnificamente espressivi. Ma “Icons” è anche l’occasione per raccontare il nostro territorio nelle sue peculiarità paesaggistiche, etnoantropologiche, artistiche e per far conoscere l’anima di una Regione che crede nella cultura come strumento di crescita”.
Donato Toma, presidente della Regione Molise, sottolinea l’eccezionalità dell’evento. “Straordinario, eccellente, attrattivo: sono i tre principali aggettivi che connotano la tappa molisana delle foto di McCurry, una mostra che ha fatto il giro del mondo e che a Campobasso contiene un elemento di eccezionalità: al suo format abituale sono state aggiunte altre dieci foto inedite che, per la prima volta, vengono esposte qui da noi. Un ringraziamento a Biba Giacchetti di Sud Est 57, curatrice della rassegna, e allo Studio McCurry per averci offerto questa grande opportunità. A Biba, tra l’altro, abbiamo chiesto di intervenire su McCurry affinché possa venire in Molise e immortalarlo nei suoi scatti. Speriamo di riuscire anche in questa operazione che avrebbe davvero del sensazionale”.