2 luglio 2018 – “Time to ring” (è ora di svegliarsi)!! Dinanzi all’ONU, nella sede del quartier generale del Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra, la più importante organizzazione intergovernativa internazionale, alle 10.00 di oggi, lunedì 2 luglio, l’artista italiano Andrea Bianconi ha piazzato 25 sveglie che ha fatto suonare, una dopo l’altra, dando vita alla performance “Time to ring”. Un’azione voluta da Bianconi per catalizzare l’attenzione sulla questione ambientale. Consapevole dei cambiamenti climatici e di tutte le disastrose conseguenze che essi comportano e comporteranno, l’artista ha fondato un movimento diffuso a livello mondiale, partecipativo e multimediale con l’obiettivo di unire il potere individuale e aumentare la consapevolezza globale sull’urgenza di agire per il benessere planetario. Il progetto si sviluppa attraverso una serie di performance, che verranno eseguite in tutti i continenti: il primo è partito simbolicamente da Davos, in occasione del World Economic Forum 2018 del febbraio scorso eseguito davanti ai capi di Stato di tutti i Paesi del mondo.
La scelta di eseguire la performance il 2 luglio non è affatto casuale. Per ragioni simboliche, l’artista ha infatti optato per la metà dell’anno. Un progetto pacifico, basato su volontari e in collaborazione con partner importanti come “Il Club di Roma” organizzazione internazionale non-profit, di scienziati, economisti, uomini d’affari, attivisti dei diritti civili, alti dirigenti pubblici internazionali e capi di Stato di tutti e cinque i continenti, “Myblueplanet” organizzazione non-profit e indipendente svizzera e World Biennale, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro, una rete e un sistema multidisciplinare che fornisce esperienze d’arte contemporanea basate su eccellenza e innovazione, rilevanza e importanza universale, oltre a sostenibilità e responsabilità sociale. Andrea Bianconi sta, inoltre, preparando un road trip attraverso l’Europa che toccherà luoghi significativi per il progetto, come paesaggi inquinati, campi di accoglienza per rifugiati, fabbriche abbandonate oltre a luoghi simbolici delle città o spazi nella natura incontaminata. Nel corso di questo viaggio si esibirà in diverse performance, documentando l’attività attraverso i social network.
Il progetto di Bianconi è unico e drammatico al contempo, con un’opera d’arte che coniuga performance e ambiente: le sveglie, in mezzo alle quali l’artista resta in piedi, suonano ininterrottamente e ricordano al mondo che non c’è più tempo da perdere, che bisogna agire immediatamente… “It is not five to twelve anymore, it is twelve o’clock now” (“Non mancano più 5 minuti alle 12.00, sono le 12.00 adesso”). Bianconi è il creatore, l’ambasciatore e il vessillo di un messaggio che non lascia indifferente lo spettatore, destandolo dal suo torpore. La sua performance si conclude sempre con una caduta sul pavimento, per sfinimento, con le sveglie che continuano a suonare. E quel frastuono generato dal suono di tante sveglie è proprio il “campanello d’allarme”, che dovrebbe risvegliare coscienze e far aumentare consapevolezza sulle sfide economiche, ecologiche e sociali come l’ecocidio, i cambiamenti climatici e la crisi dei rifugiati.
“Time to ring”, a partire da questa estate, verrà presentata nei cinque continenti: in completa assenza di civiltà, in una natura libera, pura, pseudo-armonica ma in pericolo, Andrea Bianconi starà in piedi fino a che non crollerà al suolo. L’artista vicentino si esibirà in cinque eco habitat minacciati: in Groenlandia su una roccia, il sito di un ghiacciaio scomparso; nella tundra o nella taiga in fusione della Siberia; in America Latina, ad es. Il Brasile nella foresta pluviale in via di estinzione o nella giungla; nei siti nord-africani di erosione, dove il deserto si erge al posto degli alberi e nell’Oceano Indiano-Pacifico, ad es. le Maldive, su un’isola che sta affondando. Ripiegando mondi virtuali e reali l’uno all’interno dell’altro, la performance mira a suscitare profondi sentimenti di ammirazione, rispetto e responsabilità nei confronti del nostro ambiente. Queste cinque performance chiave saranno trasmesse in diretta streaming su internet. In aggiunta a queste performance chiave, Bianconi presenterà “Time to ring” all’interno di cubi bianchi nei musei e negli spazi pubblici, al chiuso o all’aperto, in tutto il mondo. Quando possibile, terrà letture, workshop e conferenze per bambini, adolescenti e adulti per sottolineare l’urgenza di un’azione necessaria.
La partecipazione è necessaria.
“Time to ring” è un vero e proprio “manifesto” che deve generare un’onda virale, simile alla Ice Bucket Challenge, per questa causa molto pertinente. Tutti sono invitati a partecipare, come parte di una comunità globale interessata. L’idea sarebbe quella di replicare la performance: posizionare una sveglia (anche quella di un cellulare) che suona sul pavimento di fronte a sé, stare fermi per un attimo, mentre qualcun altro trasmette il filmato online o scatta delle foto che poi verranno caricate su un sito o su un social network. Chiunque può entrare a far parte di questo movimento e contribuire ovunque possibile: a casa o sul balcone, all’ingresso di un edificio o in un parco, in una pubblica piazza o sul marciapiede. Verranno create piattaforme speciali sui più importanti canali di social media per condividere queste performance e dunque fare in modo che tutti possano vederle. Andrea Bianconi intende connettere il mondo virtuale e quello reale, generandone un terzo, unico. Con questo gesto, l’artista vuole mostrare come sia possibile superare la debolezza individuale e il sentimento di “blackout”, perché l’unione fa la forza. #Timetoring
Andrea Bianconi
Andrea Bianconi (Arzignano, 1974) vive e lavora a New York e Vicenza. La sua opera è composta da disegni, dipinti, sculture, performance video e performance pubbliche. Recentemente ha esposto a Palermo (Manifesta), La Spezia, Gand, Mosca, Washington, Rio de Janeiro, Valencia, Madrid, New York, Emirati Arabi Uniti, Basilea, Copenaghen, Milano, Houston, Praga, Shanghai e Venezia. Il tema centrale del suo lavoro è l’identità, l’essere umano e le sue qualità, da un lato l’auto definizione, con forze, debolezze e la ricerca di se stessi; dall’altro la definizione da parte degli altri, la posizione e la responsabilità del singolo all’interno di una società.
Partnership
Il Club di Roma, fondato nel 1968, è un’organizzazione non governativa di individui che condividono una preoccupazione comune per il futuro dell’umanità e si sforzano di fare la differenza. La missione del Club di Roma è quella di promuovere la comprensione delle sfide globali che l’umanità dovrà affrontare e proporre soluzioni attraverso analisi scientifiche, comunicazione e advocacy. www.clubofrome.org
Myblueplanet, una ONG fondata nel 2006, è alla ricerca di modi creativi e pratici per proteggere il nostro clima. Per assicurarsi che le generazioni future continuino a vivere su un pianeta blu, myblueplanet sta ispirando le persone a comportarsi in modo rispettoso verso il clima (climate-friendly), utilizzare energie rinnovabili ed ecocompatibili ed economizzare energie e risorse in generale. www.myblueplanet.ch
World Biennale è stata fondata nel 2017 ed è un’organizzazione internazionale non a scopo di lucro, una rete e un sistema multidisciplinare, aperto e dinamico che fornisce esperienze d’arte contemporanea basate su eccellenza e innovazione, rilevanza e importanza universale, oltre a sostenibilità e responsabilità sociale. Tre delle persone più significative del mondo dell’arte sono i Membri del Consiglio di Amministrazione.
Ufficio Stampa Andrea Bianconi
MGV Communication
Maria Grazia Vernuccio
Curated by Oliver Orest Tschirky, Founding Director World Biennale