Prende il via oggi dal Palazzo dell’Arte di Milano il primo progetto di ricarica per veicoli elettrici promosso da Triennale powered by Repower, gruppo attivo da oltre 100 anni nel settore dell’energia elettrica. Per la prima volta in Italia un’Istituzione culturale internazionale e un operatore elettrico si uniscono per promuovere la mobilità elettrica, sostenibile e silenziosa.
Ufficio Stampa Repower
Di fronte al Palazzo dell’Arte sarà possibile fare il pieno di energia velocemente e gratuitamente, grazie alle due PALINA da 22 kW messe a disposizione da Repower. PALINA, lo strumento di ricarica Repower esempio di tecnologia e design, permette di servire più veicoli elettrici allo stesso tempo, a due o quattro ruote. Il servizio sarà attivo tutti i giorni dalle 7 alle 24 ed è riservato ai visitatori della Triennale, permettendo loro di ricaricare i propri veicoli elettrici durante la visita alle esibizioni o una sosta ai caffè e al ristorante.
Questa iniziativa suggella una partnership tra due soggetti che lavorano insieme da anni, un rapporto fruttuoso che si è sviluppato inizialmente con due mostre e da ultimo ha preso le forme di “Repowercharge in Triennale”, la nuova biglietteria disegnata da Italo Rota che sorge di fronte al Palazzo dell’Arte. Uno spazio già intimamente legato al tema della mobilità elettrica, grazie alla PALINA in esposizione sotto l’arco e oggi anche grazie a Homo Mobilis, la creatività d’autore firmata da Michele Tranquillini, che rappresenta la visione di Repower della mobilità del futuro.
ll gruppo Repower è attivo nel settore elettrico da oltre 100 anni, con sede storica nel Cantone dei Grigioni a Poschiavo. Repower è tra i primi operatori svizzeri nella generazione da fonti rinnovabili, opera sulle principali borse elettriche europee. Dal 2002 è attivo anche in Italia, dove dedica alle PMI i suoi servizi energetici, impegnandosi attivamente nella diffusione della mobilità elettrica e dell’efficienza energetica. Nel 2015 il gruppo ha registrato un fatturato di circa 1,7 miliardi di euro, di cui 1,1 miliardi in Italia.