Ven. Nov 22nd, 2024

Fino al 10 settembre 2017 si svolge al MACRO la mostra Introjection di Gehard Demetz, a cura di Marco Tonelli, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e realizzata in collaborazione con la Galleria Rubin di Milano.

Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura

Gehard Demetz (Bolzano, 1972) utilizza come materiale esclusivo della sua scultura il legno, a cui ha saputo dare nel corso degli anni una devianza contemporanea, uno scarto dalla regola e dalla funzionalità artigianale. Dando l’impressione, oltre che di scolpire, anche di comporre le opere attraverso assemblaggi di blocchetti di legno, Demetz introduce nelle sue sculture effetti di sfasamenti cromatici, distorsioni, allungamenti, anamorfosi, accorciamenti dimensionali, favoriti dall’uso di iconografie religiose, infantili, architettoniche, archetipiche, che conservano senso della memoria e della storia per dargli una nuova veste in chiave profondamente psicologica.

La sua mostra “Introjection” si ispira quasi esclusivamente a tematiche legate a iconografie sacre sia livello liturgico (tabernacoli) che architettonico (chiese) o devozionale (Maria Vergine e Sacro cuore), a cui fanno da contrappunto immagini profane e dissacratorie (Hitler e Mao) e laiche (fienili della Val Gardena), in cui a predominare è la dissonanza, la dissolvenza, la metamorfosi tra condizione infantile e adulta, tra predestinazione e maledizione.

Il progetto espositivo che si presenta al MACRO offre molteplici spunti per indagare le possibilità di una tecnica atavica (parte integrante della formazione “tedesca” e comunque nordica di Gehard Demetz) che si mette in ascolto di pressioni e drammi contemporanei (si veda il rilievo assemblativo di tipiche e dozzinali figurine da presepe, raggruppate come fossero un’unica massa indistinta, quella di immigranti stipati su barconi), una tecnica che esalta l’aspetto squisitamente materico della scultura, levigato e reso più morbido dal modo stesso di trattare le superfici di legno, spesso dipinte a creare stacchi inattesi tra materia e immagine, facendo della scultura una immagine oltre che un oggetto. Un progetto quindi di ricerca in bilico tra memoria, devozione, simbologia e tradizione, unitamente a una immediatezza e istantaneità comunicativa che è tipica della contemporaneità dei nostri linguaggi più avanzati.

MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma
Project room #2 e Foyer, Via Nizza, 138
Orario: da martedì alla domenica ore 10.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Chiuso il lunedì

MACRO via Nizza
Tariffa intera: non residenti 10,00 €, residenti 9,00 €.
Tariffa ridotta: non residenti 8,00 €, residenti 7,00 €.)
 
MACRO via Nizza + MACRO Testaccio
Tariffa intera: non residenti 12,50 €, residenti 11,50 €
Tariffa ridotta: non residenti 11,50 €, residenti 10,50 €
 
Informazioni sugli aventi diritto alle riduzioni: www.museomacro.org

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *