Ven. Nov 22nd, 2024
Dario Agrimi

Spazio NEA, la galleria di Luigi Solito, presenta il progetto Primo Mercato a cura di Marcello Francolini: una rassegna che ospita, per la sua prima edizione in un calendario espositivo che si sussegue da maggio a dicembre 2017, cinque nomi emergenti della scena artistica contemporanea. Giovani artisti su cui si sta concentrando l’attenzione del mercato.

Dario Agrimi

Nei sui primi anni di attività la galleria, Spazio NEA ha puntato su nomi di grandi artisti affermati nel mondo dell’arte contemporanea, tra cui Daniele Galliano, Paolo Grassino, Davide Coltro, Gerardo di Fiore ed è stata anche, in particolare nel 2012, tra i promotori dell’operazione di rilancio in ambito internazionale dell’artista Salvatore Emblema. Dopo queste esperienze, e la conseguente storicizzazione, la galleria di Solito ha deciso di scommettere sui giovani artisti under 40 che negli ultimi anni stanno dimostrando di avere le premesse per divenire, in un futuro prossimo, i nuovi protagonisti dell’arte italiana. A tal proposito la curatela dell’intero progetto è affidata al critico Marcello Francolini nel tentativo non solo di promuovere la giovane arte ma anche di supportare la giovane critica.

Nasce così il progetto Primo Mercato con l’obiettivo di maturare un nuovo collezionismo d’avanguardia nella città di Napoli. Così come fu al tempo di Lucio Amelio, nasce l’esigenza di investire sull’arte corrente, ritrovare il piacere di scovare il talento celato dando quindi fiducia e sostegno allo stesso mercato dell’arte italiana, sempre più capace di confrontarsi con quello internazionale. E allo stesso tempo facilitare l’incontro tra l’artista ed il collezionista nella fase in cui lo scambio, dal punto di vista finanziario, è ancora “affordable”.
La titolazione Primo Mercato svela, quindi, una doppia prospettiva d’indagine: non solo si riferisce all’artista contemporaneo che si relaziona al mercato dell’arte attraverso la vendita delle sue opere in galleria, ma contemporaneamente contribuisce a riflettere e a indagare il rapporto odierno fra il modo dell’arte e il “valore economico” invitando gli artisti a confrontarsi sulla possibilità che la prima, l’arte, diventi fonte di sapere sulla seconda, ovvero, sull’economia di mercato.
In Italia, a differenza di altri paesi europei, non esiste un supporto territoriale e nazionale di enti ed istituzioni che accompagnino gli artisti nel loro percorso di ricerca e di evoluzione del proprio pensiero e del proprio stile; con Primo Mercato Spazio NEA vuole costruire un capitale “reputazionale” solido che sia capace di mettere insieme tutti i fattori che partecipano attivamente al sistema artistico attuale: artista, dealer (o gallerista) e collezionista.

Gli artisti invitati a far parte di Primo Mercato quest’anno sono: Dario Agrimi a maggio, segue Giuseppe Biguzzi a giugno, Elio Varuna a settembre, Roberto Marchese a ottobre e, chiude la rassegna, g.olmo stuppia a novembre.
Spazio NEA, inoltre, con il proprio progetto editoriale, il marchio Iemme Edizioni, arricchirà il progetto artistico con una pubblicazione finale che raccoglierà tutte le opere e i testi che accompagneranno di volta in volta le esposizioni. Iemme Edizioni vanta, tra le sue ultime pubblicazioni, il catalogo di Ryan Mendoza in collaborazione con la galleria berlinese Camera Work.

Giovedì 18 maggio, alle ore 19:00, Spazio NEA inaugura la rassegna di Primo Mercato con la personale di Dario Agrimi dal titolo “tremilionidilire” (fino al 13 giugno). La serie inedita di 30 opere è costituita da 30 banconote da centomila lire per la somma complessiva di tre milioni di lire: banconote che l’artista acquisì durante la crisi finanziaria del 2009 e con le quali, seguendo la deriva monetaria di quegli anni, intravide e anticipò la possibilità di un disgregamento del mercato economico europeo.
La serie “tremilionidilire” indaga in 30 modi diversi, il valore economico perduto delineando due filoni di ricerca. Il primo agisce in superficie, isola di volta in volta i diversi elementi che affollano sulla bidimensionalità della banconota. Rientrano in questo filone, le opere: Orizzonte, Ex, Profilo, Finestra, Mezzo (10), Lutto, Rottame, Novanta, Periferia, Molto e Falsi. Queste immagini, rafforzate dall’elemento verbale che ne assicura l’ancoraggio cognitivo, permettono all’osservatore di compiere una visita lungo tutto il perimetro della moneta.
Il secondo filone, invece, si focalizza sulla simbologia connaturata al denaro della vecchia economia: rappresentano lo spazio di riflessione storica sulla lira in riferimento ai fatti e agli umori del nostro Paese. Opere come Idea, Globo, Sangue, Soffocare, Autografo, La Deriva, Fede, La Sinistra, La Destra e Patria costituiscono un tentativo anche sentimentale di argomentare una storia nazionale con l’ausilio dell’ultima valuta nazionale prima dell’euro.

Profilo biografico
Dario Agrimi (Atri – TE, 1980) artista poliedrico. Con diploma accademico di Primo Livello conseguito presso l’Accademia di Belle Arti di Bari in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo nella scuola di Pittura, opera nel campo dell’arte contemporanea dal 2001 con lavori di carattere concettuale. Spazia dalla pittura all’installazione, sperimentando anche in campo fotografico, scultoreo e video. Presente alla 54^ Edizione della Biennale di Venezia nel 2011. Lavora tra Trani e Torino.
durata: 18 maggio – 13 giugno 2017
dove: Spazio NEA, via Costantinopoli 53 / piazza Bellini 59 – Napoli
orario: lunedì – domenica dalle 9.00 alle 2.00 am
ingresso: libero
info@spazionea.it

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