La stagione espositiva 2017 del Museo d’arte Mendrisio si inaugura con la mostra Metamorfosi, uno sguardo alla scultura contemporanea allestita fino al 25 giugno.
Lucia Crespi – Ufficio Stampa Museo d’arte Mendrisio
La mostra propone un percorso nella scultura contemporanea, creata nel segno di una forma complessa, che recupera la struttura organica e di origine naturale, sia attraverso materiali tradizionali (come il legno, il ferro, il gesso, la ceramica), sia tramite composti caratteristici della produzione contemporanea: dal bronzo al marmo, dalla plastica all’alluminio.
È un viaggio nella forma labirintica, molecolare, indefinibile, riflesso sì del mondo organico, ma soprattutto manipolata e ingigantita da una dimensione interiorizzata, psichica e onirica.
La mostra allestita negli spazi dell’ex Convento dei Serviti è un itinerario fra naturalia e artificialia contemporanee, attraverso le opere di una ventina di artisti, ticinesi, svizzeri e provenienti da vari paesi del mondo, noti e meno noti, appartenenti alle più svariate generazioni, messi in dialogo l’uno con l’altro in modo da dar vita, ciascuno nella sua singolarità, a un insieme unitario in grado di restituire uno spaccato degli orientamenti della scena artistica attuale.
Si tratta di un percorso disegnato appositamente, con la collaborazione degli artisti, per gli spazi del Museo d’arte Mendrisio, allestiti con le installazioni, alcune altamente spettacolari per volume e forma, di Ai Weiwei, John Armleder, Jean Arp, Selina Baumann, Mirko Baselgia, Alan Bogana, Carlo Borer, Lupo Borgonovo, Serge Brignoni, Lorenzo Cambin, Loris Cecchini, Julian Charrière, Tony Cragg, Matteo Emery, Luisa Figini & Rolando Raggenbass, Christian Gonzenbach, Christiane Löhr, Claudia Losi, Margaret Penelope Mackworth-Praed, Benedetta Mori Ubaldini, Meret Oppenheim, Julia Steiner, Gerda Steiner & Jörg Lenzlinger, Teres Wydler.