Mar. Dic 3rd, 2024

“E’ un museo parallelo”. Fermamente convinto che la straordinaria raccolta di opere d’arte di proprietà delle Fondazioni e delle Banche italiane rappresenti un patrimonio di valore inestimabile complementare a quello dello Stato, Vittorio Sgarbi ha dipinto così la sua nuova creatura “Da Giotto a Morandi. Tesori d’Arte di Fondazioni e Banche italiane”, la mostra voluta dalla Fondazione Cassa di risparmio di Perugia e organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte che si terrà a Perugia, a Palazzo Baldeschi al Corso, dall’11 aprile al 15 settembre 2017.

Di fronte alla nutrita platea di giornalisti e agli ospiti presenti presso la splendida sede dell’Associazione Civita di Roma per la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, il critico d’arte nel raccontare il percorso che ha portato alla realizzazione di un progetto che “testimonia – ha ribadito più volte – il ruolo fondamentale di Banche e Fondazioni nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale, di cui restano come testimonianza tantissime biblioteche e musei”, non ha mancato di sollecitare “il proseguimento dell’attività di ricerca ed acquisto di opere da parte delle Banche, oggi rallentata anche a causa di varie vicissitudini che hanno interessato il mondo bancario”, auspicando un proseguimento che le veda di nuovo protagoniste in campo artistico come nel passato: “Questa mostra vuole essere un segnale in questa direzione, segna il confine tra ciò che è stato fatto e il futuro”.
Ciò che è stato fatto lo ha ben rappresentato Giuseppe Guzzetti, presidente dell’Acri, l’organizzazione che associa le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio Spa che ha concesso il proprio patrocinio all’iniziativa insieme alla Regione Umbria e al Comune di Perugia: “In questi ultimi dieci anni abbiamo erogato al settore oltre 4 miliardi di euro, sostenendo mostre, restauri, concerti, iniziative a favore della creatività giovanile”, ha detto Guzzetti spiegando che sono state censite circa 13.000 opere d’arte appartenenti a 73 collezioni di proprietà di 59 Fondazioni che si possono consultare nel ricchissimo catalogo online R’accolte, progetto realizzato appunto dall’Acri”. “Questo patrimonio – ha aggiunto – spesso è parte costitutiva dell’identità dei territori in cui esse operano e senza la ricerca, la selezione e l’acquisto da parte delle Casse di Risparmio nei secoli scorsi e poi delle Fondazioni di origine bancaria – che come soggetti non profit ne hanno ereditato il ruolo filantropico e culturale – probabilmente non sarebbe più a disposizione delle comunità e del Paese”.
“Dal nostro punto di vista – ha detto Giuliano Masciarri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia – quel che ci preme sottolineare è che quest’appuntamento rappresenta un’occasione preziosa per far conoscere – e, si spera, apprezzare – ad un pubblico sempre più vasto il mecenatismo e l’impegno sul versante dell’arte operato, ormai da anni e con crescente successo, delle fondazioni bancarie italiane. Un impegno per la difesa e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale che costituisce un fattore di sviluppo oggettivo per il nostro Paese. E proprio con riferimento a quest’ultimo aspetto vorrei sottolineare che se la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ha così fortemente voluto quest’appuntamento – e se ha scelto di presentarlo oggi in questa sede – è perché siamo convinti che esso possa funzionare da attrattore turistico verso l’Umbria”.
Su questo aspetto si è soffermato anche il Presidente della Fondazione CariPerugia Arte, Giuseppe Depretis che, nel declinare le varie iniziative organizzate e in programma per il futuro, ha evidenziato “il ruolo strategico che fondazioni bancarie e istituti di credito ormai rivestono nell’ambito delle attività culturali, con particolare riferimento alle politiche di conservazione, tutelare e valorizzare il patrimonio artistico”. Poi un riferimento, inevitabile, ai recenti eventi sismici che hanno penalizzato le regioni dell’Italia centrale: “Non bisogna nascondersi- ha detto Depretis – che tra gli altri obiettivi delle mostre a cui stiamo lavorando, c’è anche quello di farne uno strumento di promozione per il nostro territorio e dunque un fattore d’attrazione turistica”.
Cosa potranno vedere i visitatori e i turisti nel museo parallelo di Vittorio Sgarbi che aprirà i battenti a Perugia? Ce lo racconta lui stesso: “Direi che questa è la sensazionale scoperta di un patrimonio di straordinario valore che non è dello Stato ma di tutti i cittadini proprio perché acquisito delle Fondazioni e delle Banche italiane che, nel bene e nel male, sono legate al rapporto con i cittadini. Non abbiamo scelto il meglio in assoluto, ma un’antologia di circa 90 opere rappresentativa di questo patrimonio che spazia da artisti più noti, come Boldini, da Volpedo, De Pisis, e gli stessi Giotto e Morandi, che danno il titolo alla mostra”. Morandi, ad esempio, è presente con due opere, una delle quali di proprietà di Unicredit, il gruppo bancario che ha sostenuto l’iniziativa insieme a stata data in prestito dal gruppo Unicredit, che ha sostenuto l’iniziativa insieme ad Augustum Opus SIM e Nextam Partners SIM SpA. Ai nomi di artisti noti, sono stati affiancati altri meno conosciuti come Manetti, Cantarini, Ferraù Fenzoni, che hanno realizzato opere di grandissima qualità, molte di queste ancora sconosciute ma che, grazie a questa mostra, potranno essere esposte al pubblico. “Il nostro progetto – prosegue ancora Sgarbi – testimonia che se si uniscono i patrimoni delle varie Fondazioni e delle varie Banche, spesso espressione della tendenza ad acquisire opere vicine alla propria regione o alla propria città, potremmo creare tanti musei nazionali che, altrimenti, non potrebbero esistere con i soli fondi pubblici”.
Sgarbi ha poi salutato i giornalisti dando loro appuntamento in Umbria, invitandoli a promuovere l’Umbria non solo per la mostra per “Da Giotto a Morandi” ma anche per le altre iniziative che si stanno realizzando nel territorio, nell’ottica di ridare slancio al turismo. La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, ad esempio, ha in programma nei prossimi mesi “La casa delle Regole”, con la collezione con la collezione privata Rimoldi (stabilmente a Cortina) che verrà esposta a Gubbio e “Un Immenso bene umbro”, un percorso espositivo che coinvolge le sei Fondazioni di origine bancaria umbre che verrà allestito a maggio a Perugia, nelle sale di Palazzo Lippi Alessandri.

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